Ambiente e salute

Polveri Record ad Acerra (NA), Di Maio al Sindaco: «Scordi l’inceneritore»: Lettieri ordina di ridurre i riscaldamenti

By admin

March 21, 2015

21/03/2015 NAPOLIInterrogazione del vicepresidente della Camera: «Nel provvedimento Lettieri ha dimenticato l’inceneritore e il polo dei rifiuti». L’ordinanza numero 6 del 13 marzo scorso con la quale il sindaco di Acerra, Lettieri, apprendendo dell’inquinamento dell’aria regolamenta l’uso dei riscaldamenti – nella terra, si ricorderà, dell’inceneritore A2A, di quello Friel, delle “piramidi” di ecoballe e di tanti altri impianti inquinanti – continua a produrre proteste, anche se il sindaco ha di recente convocato un consiglio monotematico sui veleni ma a due mesi dalla condanna, in appello, degli imprenditori Pellini per disastro ambientale. Il primo cittadino ha ordinato di ridurre i riscaldamenti di edifici pubblici e privati per fronteggiare i continui sforamenti delle polveri sottili registrati dalle centraline dell’Arpac. Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, in un’ interrogazione a risposta scritta ai ministri all’Ambiente, Sanità e Giustizia chiede perché «tra le cause che per il sindaco giustificano l’ordinanza, cioè le emissioni dei riscaldamenti, Lettieri non cita anche la presenza nel territorio di Acerra di uno dei più importanti termovalorizzatori d’Europa, nonché quella del sito di smaltimento dei rifiuti nocivi denominato Ecodrin? E perché il sindaco non prende provvedimenti nei riguardi anche di questi due impianti?». Di Maio parla di «omissione» da parte del primo cittadino. Chiede l’intervento del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri e dell’Istituto superiore di sanità perché avvii un esame epidemiologico ad Acerra ricordando le mortalità per cancro. Il 25 marzo si svolgerà l’assemblea cittadina concessa ai comitati che chiedono provvedimenti dopo la sentenza di condanna dei Pellini. «Il sindaco in qualità di responsabile della Salute – dice Alessandro Cannavacciuolo – adotti provvedimenti nei riguardi dell’inceneritore, della Friel e del polo dei rifiuti cresciuto accanto al termovalorizzatore e della ex Montefibre».NAPOLI – L’ordinanza numero 6 del 13 marzo scorso con la quale il sindaco di Acerra, Lettieri, apprendendo dell’inquinamento dell’aria regolamenta l’uso dei riscaldamenti – nella terra, si ricorderà, dell’inceneritore A2A, di quello Friel, delle “piramidi” di ecoballe e di tanti altri impianti inquinanti – continua a produrre proteste, anche se il sindaco ha di recente convocato un consiglio monotematico sui veleni ma a due mesi dalla condanna, in appello, degli imprenditori Pellini per disastro ambientale. Il primo cittadino ha ordinato di ridurre i riscaldamenti di edifici pubblici e privati per fronteggiare i continui sforamenti delle polveri sottili registrati dalle centraline dell’Arpac. Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, in un’ interrogazione a risposta scritta ai ministri all’Ambiente, Sanità e Giustizia chiede perché «tra le cause che per il sindaco giustificano l’ordinanza, cioè le emissioni dei riscaldamenti, Lettieri non cita anche la presenza nel territorio di Acerra di uno dei più importanti termovalorizzatori d’Europa, nonché quella del sito di smaltimento dei rifiuti nocivi denominato Ecodrin? E perché il sindaco non prende provvedimenti nei riguardi anche di questi due impianti?». Di Maio parla di «omissione» da parte del primo cittadino. Chiede l’intervento del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri e dell’Istituto superiore di sanità perché avvii un esame epidemiologico ad Acerra ricordando le mortalità per cancro. Il 25 marzo si svolgerà l’assemblea cittadina concessa ai comitati che chiedono provvedimenti dopo la sentenza di condanna dei Pellini. «Il sindaco in qualità di responsabile della Salute – dice Alessandro Cannavacciuolo – adotti provvedimenti nei riguardi dell’inceneritore, della Friel e del polo dei rifiuti cresciuto accanto al termovalorizzatore e della ex Montefibre». FONTE