Ambiente e salute

Cosentino trasferito nel carcere di Terni: aveva un iPod in cella, secondino accusato di corruzione

By admin

March 27, 2015

NAPOLI 27/03/2015 – L’ex sottosegretario Nicola Cosentino è stato trasferito dal carcere di Secondigliano di Napoli, dove era detenuto, in un penitenziario al di fuori della Campania. Lo riferisce la Repubblica. Il provvedimento è stato adottato in seguito a una perquisizione della cella disposta nello scorso fine settimana dal pm Fabrizio Vanorio e dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli nell’ambito di un’indagine del pool antimafia. Un agente penitenziario – secondo quanto riferisce La Repubblica – risulta indagato. Cosentino – che per questa vicenda non è indagato – è in carcere da un anno in attesa di giudizio per varie ipotesi di reati collegate a clan di camorra dei Casalesi.

L’ex deputato Nicola Cosentino, detenuto con l’accusa di collusione con il clan dei Casalesi, è stato trasferito dal carcere di Secondigliano di Napoli in quello di Terni. La decisione è stata adottata in seguito a una perquisizione eseguita nella sua cella sabato scorso nel corso della quale è stato rinvenuto un iPod fatto pervenire a Cosentino, secondo gli inquirenti, da un agente penitenziario che ora è indagato per corruzione. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e dal pm della Dda, Fabrizio Vanorio. C’era anche un Ipod, fra gli oggetti rinvenuti nella cella del carcere di Secondigliano dove, fino a giovedì scorso, era rinchiuso l’ex sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino. Gli agenti del Nic (il nucleo investigativo delle carceri) entrati in azione su disposizione della Procura, hanno sequestrato l’Ipod e altro materiale che, nella interpretazione dell’accusa, Cosentino non poteva tenere in cella. Poi è scattato il trasferimento in un altro istituto, fuori dalla regione Campania. Da ieri Cosentino è recluso nel carcere di Terni.

Il caso è ora sulla scrivania dei pm Sandro D’Alessio e Fabrizio Vanorio, del pool coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, che ipotizzano il reato di corruzione nei confronti di un poliziotto penitenziario. Nell’inchiesta, l’ex parlamentare non è indagato. – Continua su FONTE