Esteri

Allarme Crisi, UE: ”In Italia forte aumento di povertà ed esclusione sociale”

By admin

November 13, 2013

Bruxelles, 13 nov. (Adnkronos) – In Italia “la povertà e l’esclusione sociale, in particolare la forte deprivazione materiale, hanno registrato un forte incremento“. E’ quanto rileva la Commissione europea nel suo rapporto sugli sbilanci economici dei Paesi membri, l’Alert Mechanism Report 2014. Perdita delle quote di mercato nell’export, debito pubblico e deprezzamento del tasso di cambio effettivo rispetto al resto dell’area Euro. Questi i principali sbilanci dell’economia italiana individuati nell”Alert Mechanism Report 2014′. In particolare, raccomanda la Commissione Ue, “ottenere e mantenere un elevato avanzo primario rimane cruciale per mettere il tasso del debito sul sentiero di continuo decremento”.

La Commissione europea “ritiene utile, tenendo anche in conto gli sbilanci identificati lo scorso aprile, di esaminare più approfonditamente i rischi implicati nella persistenza di questi sbilanci”.

, ha detto il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, in un passaggio dedicato all’Italia della sua presentazione al rapporto sugli sbilanci economici dei paesi della Ue. Ma, ha continuato, “ora occorre andare avanti con le riforme strutturali”.

L’instabilità politica “non ha messo a rischio i progressi compiuti” in Italia

Nel suo ‘Alert Mechanism Report 2014’ la Commissione europea “ritiene opportuno condurre un’analisi approfondita per verificare se gli sbilanci” dell’economia tedesca, e in particolare sul surplus commerciale, esistono.

La Commissione europea raccomanda un esame approfondito dei rischi legati agli sbilanci delle economie di 16 Stati membri della Ue. L’obiettivo di questi esami approfonditi è “appurare se esistano squilibri e verificare se gli squilibri individuati in precedenza persistano o siano in via di correzione”. Gli esami pubblicati lo scorso aprile scorso hanno constatato la presenza di squilibri eccessivi nel caso della Spagna e della Slovenia. I prossimi esami approfonditi “valuteranno quindi la persistenza o il rientro degli squilibri eccessivi nonché il contributo delle politiche attuate da questi Stati membri alla loro correzione”.

Per quanto riguarda la Francia, l’Italia e l’Ungheria, nel ciclo precedente gli esami approfonditi hanno riscontrato la presenza di squilibri che richiedevano “un’azione politica risoluta. I prossimi esami approfonditi valuteranno la persistenza degli squilibri“. Per gli altri Stati membri per i quali erano stati individuati squilibri, ossia Belgio, Bulgaria, Danimarca, Malta, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia e Regno Unito, l’esame, si sottolinea dalla Commissione, “contribuirà a valutare la misura in cui gli squilibri persistono o sono stati corretti”.

Inoltre, secondo quanto emerge dal report, “si prepareranno esami approfonditi anche per la Germania e il Lussemburgo per esaminarne meglio le posizioni sull’estero e gli sviluppi interni, in modo da verificare l’eventuale esistenza di squilibri in questi Paesi”. Infine “si giustifica un esame approfondito anche per la Croazia, nuovo membro della Ue, perché occorre comprendere la natura e i potenziali rischi che ne caratterizzano la posizione sull’estero, l’andamento degli scambi e la competitività, oltre che gli sviluppi interni”. Fonte