Ambiente e salute

Guardate cosa abbiamo scoperto.

By admin

March 29, 2015

26/03/2015 – Navigando sul sito di Metro Brescia s.r.l. ci siamo imbattuti nel “Codice Etico” dell’azienda, previsto dal D.Lgs. 231/2001.

Ora, attenzione.

All’art. 4 il Codice, laddove dispone norme etiche per amministratori e sindaci, prevede che: «I componenti degli organi consortili sono impegnati a RIMETTERE IL PROPRIO MANDATO qualora per motivi personali, professionali o oggettivi la loro permanenza possa essere DANNOSA PER L’IMMAGINE dell’ente».

L’art. 7, poi, è ancora più chiaro: «I rapporti con enti governativi o loro imprese, pubbliche autorità, istituzioni pubbliche […] e con i loro funzionari, sono ispirati a principi di correttezza, lealtà e trasparenza, nella rigorosa osservanza delle leggi in vigore».

Ricapitolando. Ettore Fermi è presidente di Metro Brescia s.r.l., e risulta fra i 50 indagati nell’ambito della maxi inchiesta condotta dalla Procura di Firenze sul #SistemaIncalza, «l’associazione per delinquere che negli ultimi 15 anni ha gestito appalti delle Grandi opere pubbliche per 25 miliardi di euro» (Repubblica, 17 marzo 2015).

Domandina semplice semplice: lo stato di indagato di Fermi, e le intercettazioni pubblicate dai giornali che lo vedono protagonista, fanno bene o sono un danno per l’immagine dell’azienda che presiede, del Comune di Brescia che ne è azionista di maggioranza (per mezzo della controllata Brescia Mobilità), e per la cittadinanza tutta?

Noi lo riteniamo un DANNO. Ed è palese la violazione del Codice Etico dell’azienda.

Può un’azienda che ha il compito di occuparsi della manutenzione della Metropolitana leggera di Brescia (l’opera pubblica più costosa – 1 miliardo di euro – che la città abbia mai avuto nella sua recente storia), essere rappresentata da un Presidente in tale condizione?

NO. Perciò Fermi rassegni immediatamente le sue dimissioni. E se non lo fa lui, intervengano i soci di maggioranza, attraverso gli organismi preposti interni all’azienda. E intervenga la Politica, in primis il Sindaco, affinché si rispetti il Codice Etico aziendale e venga tutelata l’immagine dell’azienda e la dignità della città.

Ps Abbiamo depositato un’interrogazione al Sindaco ed alla Giunta per chiedere quali siano le loro intenzioni. (Vito CRIMI M5S)