Abruzzo

Dalle carte di Ischia spunta un’intercettazione di Renzi: intercettato sul cellulare pagato dall’amico

By admin

April 01, 2015

L’inchiesta di Ischia rischia di far saltare in aria il Partito democratico. Anche Matteo Renzi è finito invischiato nella rete di Henry John Woodcock.

31/03/2015 – Il presidente del Consiglio non è assolutamente indagato, eppure è stato intercettato mentre parla con un generale della Guardia di Finanza.

Come riporta Il Fatto Quotidiano, il fascicolo nato dall’inchiesta della procura di Napoli sulla metanizzazione dell’Isola di Ischia è stato già stralciato. Tuttavia da quelle carte è venuto fuori che il cellulare usato da Renzi era ed è pagato dalla Fondazione Big Bang fondata da Marco Carrai nel 2012. La fondazione, che dal novembre 2013 si è trasformata in Fondazione Open, è “finanziata da donazioni di parivati”. I nomi sono resi pubblici a meno che questi non chiedano l’anonimato.

Lo scrive Il Fatto Quotidiano che aggiunge anche un altro dettaglio che emerge sempre da quel fascicolo che è stato trasmesso dal Noe dei carabinieri a Roma (senza indagati e destinato all’archivio senza neanche un’ipotesi di reato contro ignoti).

Il cellulare usato dal premier era ed è pagato dalla Fondazione Big Bang fondata da Marco Carrai nel 2012 e che dal novembre 2013 si è trasformata in Fondazione Open. Una fondazione – sottolinea il Fatto – “finanziata da donazioni di privati” i cui nomi sono sempre resi pubblici a meno che gli stessi non chiedano l’anonimato.

Intervistato dal giornalista de Il Fatto, il presidente della Fondazione Open Alberto Bianchi, spiega che “al momento in cui iniziò l’attività connessa alle primarie e alle Leopolda, in cui la Fondazione è stata coinvolta”. La notizia non ha alcun valore giudiziario, ripetiamo, il premier non è indagato. Ma è interessate perché da questa intercettazione si scopre che Renzi usa il cellulare pagato dal suo amico Carrai (quello della casa) – FONTE