Ambiente e salute

Caso Ischia, ecco le carte del sistema di affari legato alla coop dell’energia

By admin

April 02, 2015

NAPOLI 02/04/2015 –  Sono cominciati, stamattina, nel carcere napoletano di Poggioreale, gli interrogatori per l’inchiesta sulla metanizzazione di alcuni Comuni dell’isola d’Ischia e che ha visto coinvolti i vertici della società CPL Concordia e il sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino. Davanti al gip e al pm sfileranno oggi quattro indagati. Altri quattro saranno ascoltati domani. Il sindaco di Ischia è difeso dagli avvocati Genny Tortora e Alfonso Furgiule.

EUROPA SFUMATA -Ferrandino, scrive il gip, “era diventato una sorta di factotum al soldo della CPL”, che si sarebbe messa a sua disposizione anche per aiutarlo nell’elezione al Parlamento europeo. Ma, nonostante “lo sforzo profuso da tutto l’entourage” della società, l’obiettivo è sfumato per poco: con oltre 80mila voti è risultato il primo dei non eletti del Pd.

Giuseppe Ferrandino è stato sospeso dal Pd. Lo ha deciso la commissione di garanzia del partito di Napoli, presieduta dall’avvocato Massimo Carrano, che ha accolto la richiesta della segreteria regionale di esaminare la situazione dell’ex sindaco di Ischia proponendone la sospensione. Ferrandino, arrestato lunedì mattina nell’ambito dell’ inchiesta sulle tangenti a Ischia, ieri si era dimesso dall’ incarico di primo cittadino del Comune isolano.

Giosi Ferrandino, arrestato ieri per l’inchiesta sulle presunte tangenti legate alla metanizzazione si è dimesso da sindaco di Ischia. L’atto è stato formalmente presentato pochi minuti fa al municipio di Ischia dal suo difensore, l’avv. Genny Tortora. L’avvocato è giunto da Napoli per la formalizzazione del documento scritto di proprio pugno da Ferrandino, detenuto da ieri mattina nel carcere di Poggioreale. Il documento è stato appena inviato anche al prefetto di Napoli.

Massimo D’Alema potrebbe essere interrogato come persona informata sui fatti nell’inchiesta sull’appalto per portare il metano a Ischia. La sua testimonianza dovrebbe chiarire uno dei punti cruciali delle indagini, i rapporti della cooperativa CPL Concordia con politica e PA. Attacca il candidato presidente del centrosinistra in Campania, De Luca: ‘Chi sbaglia nel Pd è tre volte colpevole. Abbiamo una bella gara tra ladri in Italia’. Il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, richiama a “essere responsabili” nel momento in cui si definisce al Senato il Ddl sulla corruzione. “E’ evidente che l’invito del Papa alla responsabilità è rivolto a tutti, ed è rivolto anche a questi fenomeni, cioè alle persone e ai fenomeni che interessano l’Italia”, ha detto.Intanto l’Authority anticorruzione ha chiesto ufficialmente gli atti dell’inchiesta sul caso Ischia al procuratore della Repubblica di Napoli per capire se ci siano appalti che possono essere commissariati. A darne notizia lo stesso presidente dell’Autorità, che ha sottolineato, inoltre la necessità di “una legge sui finanziamenti delle fondazioni” e ha proposto di estendere l’esperienza dei controlli eccezionali fatti per Expo alle grandi opere.

FONDI NERI IN TUNISIA – Per il pagamento delle tangenti la CPL, sostiene l’accusa, avrebbe costituito fondi neri emettendo fatture per operazioni inesistenti con una società tunisina (la Tunita sarl) riconducibile a Francesco Simone, responsabile delle relazioni istituzionali del gruppo CPL Concordia, definito dagli inquirenti “personaggio chiave” della vicenda.

GLI ARRESTI – Con lui sono stati arrestati – oltre al sindaco, al fratello e al tecnico comunale – l’ex presidente di CPL Roberto Casari (andato in pensione il 30 gennaio scorso, ma secondo l’accusa ancora ‘regista’ degli affari della cooperativa), i dirigenti Nicola Verrini, Bruno Santorelli, Maurizio Rinaldi e l’imprenditore casertano Massimiliano D’Errico. Obbligo di dimora nel comune di residenza, invece, per un altro funzionario e un consulente della cooperativa.

‘SISTEMATICO RICORSO A CORRUZIONE’ – I vertici del colosso delle cooperative avrebbero fatto “sistematico ricorso – scrive il gip – ad un modello organizzativo ispirato alla corruzione che li ha portati ad accordarsi non solo con i Sindaci, gli amministratori locali e i pubblici funzionari, ma anche con esponenti della criminalità organizzata casertana e con gli amministratori legali a tali ambienti criminali”. “Impressionante” il numero dei lavori “trattati con il descritto modus operandi”: non solo Ischia, ma anche “Procida, Avellino, i Comuni dell’Agro aversano, tutti appalti e lavori gestiti dalla Cpl di Napoli e tutti all’insegna della corruzione e della collusione”. Anche con esponenti della camorra.

LA CAMORRA E LE RIVELAZIONI DI IOVINE – Sullo sfondo, infatti, vi è un’inchiesta della Dda di Napoli che, partendo dalle rivelazioni del pentito Antonio Iovine, ipotizza che la CPL si sia aggiudicata i lavori di metanizzazione compiuti tra il 1999 e il 2003 a Casal di Principe e in altri sei comuni del Casertano con l’appoggio della fazione dei Casalesi guidata da Michele Zagaria. I subappalti sarebbero stati poi distribuiti alle ditte locali indicate dai boss. Casari, per questa vicenda, è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa

I SOLDI NEL PASSEGGINO – Corrotti anche il direttore della banca (“ce l’ho a libro paga”, dice Simone) e il capo della dogana di Tunisi, che avrebbero favorito l’esportazione dei fondi neri. Soldi in contante che, sempre Francesco Simone, in un caso, ha “occultato e fatto passare alla dogana di Fiumicino… nascondendoli nel passeggino della figlioletta”, annota il gip. Questa l’intercettazione in cui lo stesso dirigente CPL racconta: “..ho detto.. metto sotto il passeggino.. il passeggino cioè chi cazzo lo controlla…”.

I POLITICI – Diversi i politici che si sono interfacciati negli anni con la CPL Concordia. Tra questi un apposito paragrafo viene dedicato all’ex parlamentare del Pdl Pasquale Vessa al quale, scrive il gip, citando le dichiarazioni di alcuni testimoni, sarebbero stati “pagati circa un milione e 300 mila euro per il presunto sviluppo autorizzativo di due campi di fotovoltaico mai realizzati”.

D’ALEMA – Riguardo a Massimo D’Alema, ne parla soprattutto Francesco Simone, che per conto della CPL ha acquistato 500 copie del suo ultimo libro e 2.000 bottiglie di vino, versando bonifici alla fondazione Italianieuropei per oltre 60mila euro. Secondo il dirigente arrestato, D’Alema sarebbe uno di quei politici che “mette le mani nella merda come ha già fatto con noi, ci ha dato delle cose”. L’ex presidente del consiglio ha subito precisato: “Nessun illecito o beneficio, rapporto con Cpl trasparente. La diffusione delle intercettazioni è scandalosa”.

Link to Ischia è il documentario dello svolgimento dei lavori per la costruzione del metanodotto sottomarino per il trasporto e la distribuzione del gas naturale sull’isola di Ischia. Un ambizioso progetto realizzato a favore di oltre 18.000 utenti potenziali su 5 comuni isolani, serviti da 39 km di rete urbana e quasi 13 km di condotte sottomarine.  – Fonti ANSA