Cronaca

Fisco, l’auto dichiarazione per 730 precompilato rischio flop: lo userà solo 1 italiano su 4

By admin

April 11, 2015

ADNKRONOS 11/04/2015 – Conto alla rovescia per l’auto-dichiarazione dei redditi ma sul 730 precompilato incombe un rischio flop. La denuncia arriva da una ricerca di Confesercenti Swg che ha calcolato come all’autodichiarazione ricorrerà solo 1 contribuente su 4, appena il 25% degli italiani. Quasi il doppio, il 47%, invece, continuerà a rivolgersi al proprio Caf di fiducia mentre il restante 28% chiederà aiuto ad un commercialista. E questo nonostante sia a conoscenza dalla rivoluzione ‘web’ per semplificare il fisco, al via il 15 aprile, circa l’85% dei contribuenti ed il 66% abbia già fatto richiesta delle credenziali Fisconline o del Pin dispositivo dei servizi online dell’Inps, necessarie per accedere al servizio.

Non c’è dunque nessun problema di comunicazione: l’innovazione è stata ampiamente pubblicizzata dall’esecutivo e dall’Agenzia delle entrate, ed è già nota all’85% dei contribuenti che solitamente presentano il modello 730″, annota ancora Confesercenti per la quale ad ostacolare la rivoluzione web sia piuttosto la “complessità del fisco italiano” e la necessità per i contribuenti di dover ancora ricorrere all’assistenza dei professionisti. “Non è sufficiente portare online le dichiarazioni per avere una vera semplificazione”, denuncia ancora tornando a criticare la scelta compiuta dal governo sulla responsabilità dei Caf in caso di errori di calcolo nella dichiarazione.

La scelta, infatti, prosegue Confesercenti, “costringe i centri di assistenza fiscale, anche nel caso di dichiarazioni sbagliate a causa di documentazione errata o manchevole presentata dal contribuente, a pagare in sua vece non solo la sanzione, ma anche l’imposta mancante ed i relativi interessi. E a doversi rivalere, successivamente, sul contribuente stesso, con tutte i prevedibili oneri del caso. Una semplificazione forse utile per l’amministrazione tributaria, ma che porta ad aggravi ed incertezze aggiuntive per i centri di assistenza fiscali”.

In generale, comunque, il giudizio dei contribuenti sull’iniziativa non è ancora univoco: la maggioranza relativa (il 41%) non si è ancora fatta un’opinione, mentre per il 34% è una semplificazione utile. Ma c’è un 21% degli intervistati che già la boccia, ritenendola una semplificazione poco efficace.