Ambiente e salute

Campania, Ospedale del MARE: Un pozzo senza fine

By admin

April 12, 2015

12/04/2015Regione Campania, due dubbi: una ditta che ha avuto un contenzioso con ente pubblico, risolto con una transazione, può aggiudicarsi un appalto? Ma soprattutto il gruppo torinese che ha avuto una brutta esperienza dal rapporto con la Regione Campania ( tanto da risolvere il contratto precedente con una transazione) perché avrebbe tanta voglia di lavorare nuovamente con lo stesso ente?

La prima certezza sul futuro dell’ospedale del Mare: i 320 milioni di fondi pubblici intascati dal gruppo Astaldi che non ha fatto ( ma avrebbe dovuto farlo) alcun investimento privato. Il secondo punto fermo, un bando da 33 milioni, pubblicato qualche giorno fa da So.re.Sa ( la società regionale che si occupa di commesse e appalti nel campo della sanità per la Regione Campania),  cui ha partecipato, nuovamente e nonostante i conteziosi vecchi con Santa Lucia, il colosso torinese per la gestione di alcuni servizi ( lavanderia, ristoranti, hotel) nella struttura ospedaliera. Terza certezza, la piena operatività dell’ospedale del Mare che, a dispetto di proclami, annunci e conferenza, appare ancora lontanissima. L’ospedale non c’è, nel frattempo, però, la Regione spende soldi pubblici per attrezzatture e incappa in un clamoroso paradosso con la ditta cui aveva appaltato i lavori.

Una storia che per ripercorrerla bisogna ripartire dal 2004. Alla guida della Regione Campania c’è Antonio Bassolino, governatore rosso: l’asl Napoli 1 assegna, dopo gara pubblica, al gruppo Astaldi la costruzione e la progettazione, in regime di project financing, dell’ospedale del Mare. L’appalto è chiarissimo e fissa regole precise: la Regione investe 119 milioni di euro ( 57% dell’investimento totale) mentre la multinazionale deve coprire con fondi privati il 43 % ( 91 milioni e 286mila) avendo in cambio per 25 anni la gestione dei servizi ospedalieri. I lavori partono spediti, la società privata incassa i 119 milioni di euro, ma nel 2009 sorge un intoppo burocratico. L’asl Napoli 1 avvia un contenzioso con la società piemontese, tanto che Bassolino revoca la gestione dell’appalto all’Asl Napoli 1 per nominare un commissario, Ciro Verdoliva, che dovrà seguire la realizzazione dell’ospedale del Mare. La ditta blocca i lavori e non ha alcuna intenzione di andare avanti, ma soprattutto di intrattenere rapporti con la Regione Campania. Nel 2010, alla guida della Regione, arriva Stefano Caldoro, governatore di Forza Italia e dopo appena due anni con un colpo di genio risolve il contezioso con Astaldi: una transazione da 200milioni di euro ( più i 119 già incassati) per completare l’opera e uscire poi dalla futura della gestione dell’ospedale del Mare. In poche parole, Caldoro trasforma il project financing in un normale appalto pubblico. Astaldi intasca i 200 milioni di euro e saluta la Regione. Ma poi riappare: il colpo di scena arriva nelle settimane scorse, quando So.re.sa avvia il bando per la gestione dei servizi  ( mensa, bar, parcheggi) nell’ospedale. Chi figura tra i partecipanti? Il gruppo Astaldi che punterebbe ad aggiudicarsi anche gli altri 33 milioni di euro stanziati dalla Regione.  – FONTE E PHOTO