Ambiente e salute

TorreCalderina, Reati ambientali indagati 12 persone. I cittadini a 5 stelle: “avevamo ragione noi

By admin

April 15, 2015

MOLFETTA (BA) 15/04/2015 – Torre Calderina 12 indagati. Cittadini a 5 stelle: “avevamo ragione noi”. Il Movimento 5 stelle esulta tristemente, a due anni dal sequestro del depuratore di Molfetta nell’ambito dell’operazione “Dirty Water”, coordinata dalla Procura della Repubblica, sede di Trani, il Pubblico Ministero Antonio Savasta.

A seguito della notifica a 12 persone dell’avviso di conclusione delle indagini, con l’accusa di presunti reati ambientali a vario titolo, viene alla luce la verità sullo scempio ai danni della futura area marina protetta Torre Calderina, in cui il depuratore di Molfetta scarica fogna tal quale: truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, interruzione di servizio di pubblica necessità, frode nelle pubbliche forniture, inadempimento di contratti di pubbliche forniture, danneggiamento, getto pericoloso di cose e deturpamento di bellezze naturali.

Inadempienze e illeciti avrebbero portato all’immissione in mare di acque non depurate e maleodoranti, reimpiego di fanghi direttamente su suoli agricoli, inquinamento della costa compresa tra Bisceglie e Molfetta.

A detta del Pm Savasta la Presidenza del Consiglio dei Ministri, se avesse conosciuto la reale situazione dell’impianto di Molfetta, non avrebbe confermato contratti e approvato finanziamenti. di Serena FERRARA

“Dopo anni di denunce – spiegano i cittadini a 5 stelle – il Pubblico Ministero ci dà ragione, accusando i responsabili di Acquedotto Pugliese, Autorità Idrica Pugliese, Regione Puglia e Comune di Molfetta di truffa aggravata allo Stato (e a tutti noi Cittadini) allo sopo di ottenere finanziamenti pubblici su un depuratore che a causa della cattiva gestione e manutenzione ordinaria, scarica fogna tal quale. I Cittadini di Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi hanno dimostrato con una petizione popolare di essere contrari allo spesa di 12 milioni di Euro per costruire una condotta sottomarina utile solo a nascondere il problema dello sversamento di liquami inquinanti nell’Area Naturale di Torre Calderina, proponendo invece il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura. Inoltre con una interrogazione parlamentare alla Camera dei Deputati (Interrogazione camera) e una interrogazione al Parlamento Europeo (http://wwwInterrogaziione europarl.europa.eu), abbiamo chiesto maggiori controlli sull’utilizzo che Acquedotto Pugliese e Regione Puglia fanno dei Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale, finanziando spesso opere che restano inutilizzate (come l’impianto di affinamento acque reflue di Molfetta-Ruvo-Terlizzi mai entrato in esercizio e abbandonato da cinque anni), col solo scopo quindi di maneggiare denaro a spese del territorio e di tutti noi. Rinnoviamo l’attenzione di tutti al problema: gli Enti preposti proseguono con l’utilizzare il nostro mare e il nostro suolo come una discarica; procedendo in questa direzione saremo presto sommersi dai rifiuti. Alla luce delle accuse rivolte dalla Magistratura e prima che scadano i tempi per un giudizio definitivo, chiediamo agli Amministratori locali di opporsi allo scarico concentrato di fogna mediante condotta sottomarina presso l’Area di Torre Calderina: tutti i fondi a disposizione devono essere utilizzati per adeguare gli impianti di depurazione al riutilizzo agricolo delle acque reflue e successiva corretta manutenzione e gestione del processo di depurazione. Siamo stanchi di truffe e frodi a danno di tutti, vogliamo salvare il nostro mare”.