Ambiente e salute

Lobby, Mancanza di Normativa, Italia a fondo classifica sulla Trasaprenza

By admin

April 15, 2015

15/04/2015 – Presentato a Bruxelles il dossier di Transparency. Il nostro Paese al 19esimo posto (su 22) con un voto in pagella di 20 (su 100). Motivo principale, la mancanza di una normativa in materia, che giace da tempo “dimenticata” in Parlamento. Messe male anche le istituzioni europee. A “premere” di più sui politici sono i gruppi finanziari, che investono 120 milioni di dollari l’anno. Seguono farmaceutica, tlc ed energia.

In Italia il rapporto tra lobby e politica è opaco e fuori controllo. Lo dice l’ultimo rapporto di Transparency International, “Lobbying in Europe. Hidden Influence, Privileged Access”, presentato oggi a Bruxelles. Nella classifica di 19 nazioni europee l’Italia si colloca agli ultimi posti, con un punteggio di 20 su 100. Il nostro Paese va male in trasparenza, integrità e parità di accesso ai processi decisionali, insieme a Cipro, Spagna e Portogallo. “E’ da sottolineare che le maggiori nazioni al centro della crisi finanziaria si trovano al fondo della classifica, insieme all’Ungheria”, si legge nel rapporto. Ma anche le istituzioni comunitarie presentano pagelle poco lusinghiere (leggi i casi riportati da Transparency). Solo la Commissione Europea e la Slovenia raggiungono un punteggio superiore a 50 su 100. Per il resto si registra l’influenza che le lobby esercitano sui politici sia a livello nazionale che comunitario. Pochi gruppi di interesse riescono a condizionare le decisioni pubbliche a proprio vantaggio, e ciò avviene in un orizzonte impermeabile a forte rischio corruzione.

Quanto pesano le pressioni esterne sulle decisioni della politica? Chi le esercita, in che modo e quanto è trasparente questo processo? Sono queste le semplici ma fondamentali domande cui Transparency tenta di rispondere analizzando i sistemi di regolazione di 19 nazioni europee e delle 3 principali istituzioni comunitarie (Commissione, Parlamento e Consiglio). Prendendo a confronto alcuni standard internazionali tra cui i “10 principi per la trasparenza ed integrità dell’attività di lobbying” dell’Ocse, l’Ong anticorruzione ha scoperto che a livello europeo la trasparenza delle relazioni tra lobby e politica non riesce a superare un valore medio del 26%. L’integrità (adeguatezza ed etica di tali rapporti) e la parità di accesso ai processi decisionali non raggiungono un punteggio del 33%. Insomma l’Europa segna il passo rispetto a Paesi come Canada e Stati Uniti e in questo quadro l’Italia si colloca al di sotto della media europea. Continua su FONTE