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Mafia, Raket del cemento: blitz carabinieri Bari contro clan Di Cosola, 64 arresti

By admin

April 21, 2015

(AGI) – Bari, 21 apr. – Blitz dei Carabinieri del comando provinciale di Bari, che stanno eseguendo 64 arresti a carico di esponenti del clan mafioso barese dei ‘Di Cosola’, in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare emessa del giudice per le indagini preliminari di Bari su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. L’operazione dei carabinieri del Reparto Operativo di Bari, definita un colpo mortale, e diretta all’impero del clan mafioso barese dei ‘Di cosola’, e’ il frutto di indagini che hanno permesso di ricostruire anni di egemonia e di dominio in settori vitali dell’economia, primo fra tutti il settore edile locale, dove per la prima volta, viene registrata l’imposizione tipicamente mafiosa dell’acquisto del cemento, di bassa qualita’, fornito da una ditta alle porte di Bari, sottoposta a sequestro nell’ambito dell’operazione e il cui titolare risulta tra gli arrestati per associazione mafiosa. Secondo le accuse, sotto il controllo del clan, anche il redditizio mercato delle slot machine e dei video poker, 100 euro mensili per ogni macchinetta che, moltiplicati per i numerosi locali taglieggiati, facevano migliaia di euro al mese per ogni comune della provincia nel quale il clan imperava. Arrestate anche le donne del clan, che si occupavano della contabilita’. Colpito anche il tesoro della holding mafiosa con il sequestro di beni per milioni di euro, tra cui: 23 immobili, 19 terreni, 80 conti correnti, 2 cassette di sicurezza, 15 autoveicoli e 4 societa’. Sullo sfondo anche il consolidato controllo del mercato della droga da parte della parallela associazione finalizzata al traffico di stupefacenti: 250 gli episodi di spaccio documentati nel corso dell’indagine. I dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terra’ presso il comando provinciale di Bari, alle 10,30, alla presenza del comandante provinciale, colonnello Rosario Castello e del coordinatore della Direzione distrettuale antimafia, Pasquale Drago.