Ambiente e salute

VONGOLE, UN TUMORE CONTAGIOSO RISCHIA DI STERMINARE INTERE COLONIE DI MOLLUSCHI

By admin

April 23, 2015

22/04/2015 – ALLARME VONGOLE, Dopo quello che colpisce i cani e quello dei diavoli della Tasmania, gli studiosi hanno scoperto negli appetitosi bivalvi un terzo tipo di tumore trasmissibile Tra gli esperti per una grave malattia che potrebbe colpire le vongole. Si tratta di una forma fatale di leucemia che sarebbe contagiosa tra i molluschi. I tumori possono essere causati da problemi genetici, fattori ambientali o virus, ma non sono quasi mai direttamente contagiosi. Erano noti al mondo solo due casi di tumore contagioso ma gli scienziati ne hanno appena scoperto un terzo, nelle vongole.

Il cancro contagioso delle vongole è una forma di leucemia fatale per questi molluschi e un fattore che può portare alla scomparsa di intere colonie in breve tempo. Sebbene sembri strano, le vongole possiedono un liquido molto simile al sangue, chiamato emolinfa, e un cuore. L’emolinfa contiene cellule – chiamate emociti – che hanno la funzione dei nostri globuli bianchi, mentre il pigmento respiratorio, l’emocianina, è libero nel sangue. La leucemia osservata nelle vongole provoca un enorme incremento degli emociti al punto che l’emolinfa diventa lattescente e torbida e gli animali muoiono nel giro di poche settimane o mesi, se prima non finiscono in pentola.

Nel 1970 gli scienziati notarono che le vongole della specie Mya arenaria, tipiche della costa atlantica degli Stati Uniti e del Canada e chiamate dagli americani “steamer” perche’ consumate cotte al vapore (steam), stavano morendo per questa strana neoplasia, ma non furono in grado di identificarne le cause. Nel tempo divenne evidente che questa neoplasia si trasmetteva di vongola in vongola, e si sospettava che un virus fosse implicato, come è ad esempio il caso del virus HPV che causa il cancro cervicale nelle donne. Nel 1998 un gruppo di ricercatori notò elevati livelli di transcrittasi inversa, un enzima tipico dei retrovirus come quello dell’AIDS, ma non fu in grado di isolare un virus o di infettare altre vongole con un filtrato cellulare, mentre l’infezione avveniva con l’esposizione di cellule neoplastiche intere.

Per venirne a capo del puzzle Carol Reinisch, una biologa marina canadese che studiava il fenomeno, contattò il gruppo di ricerca di Stephen Goff, un esperto di tumori trasmessi da virus. Insieme sono arrivati alla scoperta dell’insolita modalità di trasmissione: il DNA delle cellule cancerose è diverso da quello della vongola in cui viene trovato ma è un clone delle neoplasie delle altre vongole. Questo vuol dire che è la cellula cancerosa stessa che, attraverso l’acqua marina, si diffonde ad altre vongole e si installa nell’apparato circolatorio dell’ospite come se fosse un organismo parassita, cominciando a riprodursi. Resta da stabilire se siamo di fronte a metastasi che saltano da individuo a individuo, anziché di organo in organo, considerando quindi tutte le vongole Mya arenaria come un grande organismo malato di cancro, o se bisogna dare a questo tumore la dignità di una nuova specie. Continua su FONTE

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