Ambiente e salute

In Calabria, la prima “macelleria vegetariana” italiana

By admin

April 24, 2015

23/04/2015 – Bill Gates (il fondatore della Microsoft) e altri magnati globali stanno investendo milioni di dollari nella ricerca della “carne senza carne” ormai pure loro convinti che la nostra Terra (di cui il 22 aprile si è celebrata la sua 45ma giornata mondiale) non può più sostenere che un chilogrammo di carne animale costi troppo esorbitanti quantitativi di energia, acqua e tanto altro per produrlo. C’è quindi, anche nel business mondiale, chi si butta a pesce sull’affare del prossimo futuro: i prodotti vegetariani che però devono avere il sapore, il nutrimento e più salute della carne animale. Ci stanno tentando davvero in molti. Ed è iniziato pure il business delle cosiddette “macellerie vegetariane” o vegane. La prima è stata aperta da poco negli Stati Uniti, nazione che primeggia sempre nelle novità industriali e commerciali: è la The Herbivorous Butcher dei fratelli Aubry e Kale Walch a Minneapolis (Minnesota), come affermano le recenti cronache. E quella che forse può essere considerata la seconda è in Olanda (altro paese all’avanguardia nelle innovazioni): è “Il macellaio vegetariano” (De Vegetarische Slager). Ma, un po’ ovunque nel mondo, si stanno notando numerosi tentativi di fiutare l’affare, con o senza meriti. Chi ha invece grandi meriti, riconosciuti pure dalla stampa internazionale così come da personaggi famosi (tipo lo “chef” ricercatore della Fondazione Veronesi contro i tumori, Lorella Cuccarini, Jovanotti, Marco Columbro, ecc.) è Enzo Marascio di Isca Marina (Catanzaro), il quale da oltre 20 anni ha scoperto il “Muscolo di Grano” ovvero il vero muscolo, la pelle e le cotenne ricavate dalla miscela di farine di grano Cappelli e di lenticchie miste ad aromi, tutti componenti che, lavorate secondo una metodologia già brevettata, offrono il medesimo nutrimento della carne animale ma senza uccidere nessuno e con maggiore salute perché senza grassi nocivi al metabolismo umano. Enzo Marascio ha aperto tempo fa a Soverato, la perla del mare Jonio nella sua Calabria, quella che potrebbe essere considerata la prima “macelleria vegetale” d’Italia, dove possono essere assaggiate ed acquistate le sue gustose e salubri carni: dalla bistecca alla fiorentina ai rollé, dalla nduja alle soppressate, dagli involtini a tutto ciò che la gastronomia tradizionale italiana e internazionale prevede sulle tavole dei migliori carnivori. Intanto il “Muscolo di grano” sarà vero protagonista e grande attrattiva all’Expo 2015 che apre le porte fra pochi giorni a Milano proprio sul migliore e più sostenibile modo di nutrire il pianeta. Ma Enzo Marascio ha un merito in più: intende rendere la sua scoperta “Patrimonio dell’Umanità” mettendola al servizio di tutto il mondo (popoli ricchi per riacquistare salute e popoli poveri per sfamarsi), affidando il suo brevetto alla FAO o ad altro organismo mondiale dell’ONU (Unicef, OMS, ecc.), sottraendolo così alle leggi dell’economia. Chissà che, per questi suoi meriti umanitari, non gli venga assegnato il Premio Nobel per la Pace! Ad Agnone del Molise, poi, la storica macelleria Sammartino, ereditata dal commercialista dr. Armando, sta pensando seriamente di vendere le carni vegetariane del “Muscolo di grano” accanto alle sempre ottime carni delle montagne altomolisane. Sarebbe la prima macelleria al mondo ad offrire contemporaneamente le carni animali e le carni vegetali, attirando così ogni tipo di consumatore e di turista che intenda visitare una delle più belle città d’arte d’Italia, vera gemma degli Appennini. Anche questo è un modo per promuovere il territorio, guardando alla salute. FONTE