Ambiente e salute

Morte orribile per un operaio, bollito vivo insieme a 5 tonnellate di tonno: due dipendenti della Bumble Bee Foods a processo

By admin

April 29, 2015

29/04/2015 – Impensabile, quella di José Melena, un operaio di una azienda alimentare della California. È stato bollito vivo insieme a 5 tonnellate di tonno dentro la cisterna. Stava provvedendo alla pulizia e alla manutenzione della cisterna quando i colleghi, accidentalmente, hanno proseguito il loro solito lavoro dimenticandosi della sua presenza.

Hanno versato 5 tonnellate di tonno ed hanno azionato il forno. La vittima è rimasta intrappolato per due ore in un inferno capace di raggiungere e superare i 270°C. Ovviamente non c’è stato nulla da fare per lo sfortunaio dipendente della Bumble Bee Foods, contro la quale, così come per i due operai, è stata aperta un’inchiesta per aver violato le norme di sicurezza. Due dipendenti della Bumble Bee Foods, azienda californiana specializzata nella cottura e nell’inscatolamento del tonno, rischiano il carcere per l’incidente che nell’ottobre 2012 ha portato alla morte di un loro collega, il 62enne Jose Melena.

L’uomo era impegnato nelle operazioni di pulizia di uno dei grossi forni utilizzati per la cottura del tonno quando due suoi colleghi, non sapendo della sua presenza, hanno caricato l’enorme macchinario profondo 10 metri con circa 5 mila chilogrammi di tonno e lo hanno acceso.

Il corpo dell’uomo è stato scoperto solo due ore dopo, al termine della cottura programmata. Le conseguenze giudiziarie di quel tragico incidente proseguono ancora oggi: ad essere formalmente incriminati dal Tribunale di Santa Fe non sono stati i due colleghi che hanno inavvertitamente fatto partire il forno, ma direttore delle operazioni all’interno dello stabilimento e l’ex manager addetto alla sicurezza, Angel Rodriguez e Saul Florez.

I due devono rispondere della violazione delle regole di sicurezza che ha portato alla morte di Jose Melena. Secondo il giudice i due hanno violato consapevolmente le regole base, permettendo a un dipendente di entrare senza supervisione in un grande macchinario e senza assicurarsi che la macchina fosse disattivata fino al completamente delle operazioni di pulizia.

Rodriguez e Florez, se condannati, rischiano fino a 3 anni di carcere e una multa fino a 250 mila dollari. L’azienda, invece, rischia una multa da 1,5 milioni di dollari. Fonte