Lombardia

Autostrade lombarde, “costi-benefici fasulli”

By admin

November 16, 2013

“Regione Lombardia è ormai sbilanciata nell’avviamento di cantieri autostradali sguarniti di garanzie finanziarie. Le grandi autostrade lombarde assorbiranno negli anni una cifra pari a complessivi 10 miliardi di euro, destinati alla terna Brescia-Bergamo-Milano – TEM – Pedemontana, opere di cui è ormai chiaro da tempo che gli effetti sulla mobilità regionale o non vi saranno affatto, come nel caso di BreBeMi o, se vi saranno, serviranno una domanda di mobilità largamente insufficiente in rapporto a quanto ipotizzato per giustificare la copertura dell’investimento. Inoltre, se si considera la grave condizione dell’inquinamento atmosferico in pianura padana, come certificato dall’ultimo rapporto dell’Agenzia Ambientale Europea, le scelte strategiche del governo dovrebbero privilegiare il trasporto ferroviario piuttosto che altre opere colossali che hanno lo scopo di arricchire i soliti speculatori”. In seguito alla denuncia di Legambiente, il portavoce del M5S Massimo De Rosa, vice presidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati, ha presentato un’interrogazione parlamentare sul tema. Il politico dichiara a proposito che “le grandi opere autostradali della Lombardia si basano su progetti concepiti senza una visione strategica, in totale mancanza di una programmazione della mobilità, semplicemente sulla scorta di aspettative finanziarie tanto ottimistiche da essere travolte dalla crisi che si è abbattuta su molti altri investimenti di natura speculativa, intrapresi senza adeguata considerazione dei rapporti tra costi e benefici”. Continua De Rosa: “ci sono ancora molti margini d’azione e di limitazione del danno, per quanto riguarda larga parte dello sviluppo di TEM e Pedemontana, per rivisitare i progetti alla luce del nuovo quadro delle risorse, per evitare di aprire cantieri destinati a diventare eterni, per evitare di assistere impotenti all’ennesimo abuso e consumo di suolo lombardo, e per dirottare risorse, le poche realmente disponibili, verso la mobilità sostenibile e la carente rete locale di trasporti pendolari”. Fonte