Basilicata

Scoperta Svimez: sgravi alle imprese? Soldi rubati al Sud

By admin

May 16, 2015

14/05/2015 – Nell’Italia venduta ai banchieri e ai finanzieri massoni della ‘presunta’ Unione europea, dove la Costituzione del 1948 viene messa sotto i piedi, dove si ammazza di botte un ragazzo e si fa finta di non sapere chi sono i colpevoli, insomma, in un Paese ormai alla frutta il Sud, con tutti i drammi e i problemi irrisolti, non può che finire abbandonato alla povertà. 

Non se n’era accorto nessuno, prima, e perciò non aveva fatto notizia: il Mezzogiorno è stato “raggirato” sugli sgravi retributivi alle imprese. La ciambella di salvataggio era solo virtuale. E se la disoccupazione galoppa, dalla Sicilia alla Campania, la ragione c’è. Non è una questione di cromosomi e di “stanchezza”. A scoprirlo uno studio dello Svimez, che ha trovata la sua ribalta grazie a Newseconomy, programma radiofonico di Rai 1, curato da Roberto Pippan.

Dove si nasconde l’inghippo? Nel costo delle nuove assunzioni, che avrebbe dovuto ridursi ovunque grazie agli sgravi contributivi, soprattutto quelli decisi recentemente dalla finanziaria. E invece, è andata diversam,mente, stando all’analisi, puntuale, dello Svimez, che denuncia la “trappola”: gli sgravi penalizzano il Sud perché sostituiscono e non si sommano alle agevolazioni già esistenti.

Per riferire sull’incredibile defaillance, Newseconomy si è servito dell’economista Gaetano Stornaiuolo, curatore dell’indagine Svimez.

“L’Irap sul costo del lavoro, spiega Stornaiuolo, è determinata dall’aliquota che è uguale in tutto il territorio, ma su una distribuzione lorda, che è differente, perché il reddito da lavoro è maggiore al Nord ed al Centro, rispetto al Mezzogiorno. La riduzione che si ottiene eliminando l’Irap sul costo del lavoro è maggiore al Nord, perché poggia su una base imponibile che è maggiore…”

Il Sud viene “raggirato” anche sui contributi previdenziali. L’economista ha le idee chiare. Anche sugli oneri sociali, il centro ed il nord vengono favoriti. “Se l’impresa che asSume quest’anno, nel 2015, avrà la possibilità di eliminare gli oneri sociali fino al limite di 8060 euro, ma questa legge elimina una precedente legge che agevolava l’impresa che assumeva lavoratori disoccupati di lunga durata”.

Doppia buggeratura, dunque. “In questo caso le imprese del Mezzogiorno, precisa Stornaiuolo, potevano accedere ad agevolazioni pari a 11 mila euro. La decontribuzione di gran parte degli oneri sociali viene finanziata con 3mila e 500 miliardi di euro dal piano d’azione e coesione, cioè fondi destinati allo sviluppo del Mezzogiorno”. La verità è tragica: “Si prendono risorse destinate al Sud”, rivela l’economista, “per agevolare imprese del centro nord”. – FONTE