Abruzzo

Ecco la lista completa degli impresentabili e dei voltagabbana: interviene la corte di cassazione

By admin

May 27, 2015

27/05/2015Severino, la Cassazione interviene: il giudice ordinario decide sull’incandidabilità. Il supremo organo della magistratura avrebbe accolto il ricorso del Movimento a Difesa del Cittadino, sulla competenza a giudicare la sospensione degli indagati dalle cariche amministrative.

Sarebbe arrivato dopo una breve camera di consiglio il pronunciamento della Corte di Cassazione sul disposto della legge Severino in materia di candidabilità ed eleggibilità di persone indagate.

Secondo quanto riportato dall’online del quotidiano “La Repubblica” le sezioni riunite del massimo organo giuridico della magistratura avrebbero dichiarato la competenza del giudice ordinario e non di quello amministrativo ad esprimersi sull’eventuale sospensione dalla carica amministratori sotto inchiesta.

Il TAR, di contro, aveva reintegrato Vincenzo De Luca e Luigi De Magistris, entrambi indagati per abuso di ufficio e dichiarati decaduti proprio in virtù della legge Severino. Il Movimento a Difesa del Cittadino ha però portato l’istanza in Cassazione che ha accolto la tesi della competenza della Magistratura ordinaria. Le motivazioni della sentenza dovrebbero arrivare a breve. Il fatto accende i riflettori soprattutto sulla Campania, dove il candidato del centro-sinistra in corsa per la presidenza, Vincenzo De Luca, è, appunto, direttamente interessato dal disposto della norma che porta il nome dell’ex Ministro.

Di seguito la lista completa degli impresentabili:

Condannati e inquisiti nelle liste di centrodestra e nel centrosinistra che sono collegate a Caldoro e De Luca. E non mancano chi ha cambiato casacca all’ultimo istante. Quanti sono gli impresentabili, ovvero gli inquisiti o, peggio ancora, i condannati? E i voltagabbana , i trasformisti che, nel giro di pochi mesi, hanno cambiato schieramento saltando sul carro del probabile (almeno così pensano loro) vincitore? Pochi, quattro o cinque, dicono i due maggiori leader in campo, ovvero Vincenzo De Luca (anche lui tra gli impresentabili per una condanna in primo grado per abuso d’ufficio) e Stefano Caldoro. Ma poi, vai a leggere e liste e ne trovi di più, anzi molti di più. Annidati tra le pieghe di decine di liste che si sfideranno all’ultimo voto il 31 maggio per un posto in Consiglio regionale. Ecco che ora il Corriere del Mezzogiorno fa tutti i nomi. De Luca: «Non li votate» A porte chiuse Vincenzo De Luca dice non volere i voti degli «impresentabili», che sono «4 o 5». Svelando tra l’altro che la ormai famigerata lista di «Campania in rete» (a lui collegata) è stata presentata «alle 2 di notte del primo maggio», mentre tutti erano in tutt’altre faccende affaccendati. «Alcune candidature ce le potevamo risparmiare, ma l’unico condannato sono io», dice. Ma i nomi non li fa. Prima con la destra ora con De Luca Ma allora chiediamo: per De Luca e il vicesegretario Pd L. G. è (politicamente) impresentabile il consigliere regionale uscente, eletto ne «La Destra» di Storace, C. A., tra l’altro sostenitore dell’ex sindaco di Salerno già durante le primarie? O lo è il capogruppo Fi a Melito, A. A., attuale avversario del segretario provinciale del Pd, V. C. che di Melito è sindaco? O ancora lo sono R. S. T., moglie dell’ex cosentiniano N. T. e T. U. vicecoordinatrice del Pdl di Caserta? Lo è l’avversario storico del sindaco-simbolo di Casal di Principe, il renziano Renato Natale, e cioé E. N.? Oppure gli ultimi due casi, scovati dal Fatto Quotidiano, V. De L., segretario del Fronte nazionale di Casal di Principe, e D. M., figlio dell’ex deputato missino A. M.? Proseguendo con F. M., ex senatore azzurro nonché competitor di Rosa Russo Iervolino? O l’ex mastelliano T. B., l’uomo dello sputo in Parlamento? O A. T., imputata per truffa alle assicurazioni? O infine, R. C., nota alle cronache per aver cenato con Claudio Scajola prima del suo arresto, radicale irriducibile? Nel centrodestra con Caldoro Nella lista di Noi Sud, collegata al governatore uscente, compare tra i candidati anche G. C., consigliere comunale di Napoli del Pdl e arrestato un anno fa per voto di scambio. Poi vi sono il presidente del consiglio regionale P. F., indagato per peculato e falso materiale nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi facili. Inchiesta che, come si sa, annovera ancora parecchi consiglieri regionali coinvolti: in Forza Italia, M. I., anche lui arrestato e rinviato a giudizio. E tornando ad Ncd, il partito del ministro dell’Interno Angelino Alfano e del sottosegretario alla Difesa G. A., nonché coordinatore politico regionale, P.D. Oltre a P. R., ex presidente dell’assemblea legislativa, finito in uno dei filoni dell’inchiesta casertana sulla sanità pubblica. Continuando così, la lista Caldoro Presidente schiera G. S. (la cui calvizie fan il paio con il rimborso ottenuto per la tintura per capelli) e S. N.. Indagati e condannati del centrodestra In Forza Italia vi è G. C., sindaco di Vico Equense, condannato in primo grado per tentato abuso d’ufficio (pertanto la Severino è inapplicabile) che si è fatto «decadere» con l’espediente del ricorso a un irregolarità edilizia, lasciando l’amministrazione comunale al vice sindaco facente funzioni. In Fratelli d’Italia emergono le candidature del consigliere comunale di Napoli M. N., 8 anni di condanna in primo grado per le devastazioni delle proteste antidiscarica a Pianura; il consigliere regionale uscente L. P., indagato dalla Dda di Cagliari per riciclaggio; il consigliere regionale uscente A. G., condannato in primo grado per violenza privata a 2 anni e 10 mesi per avere imposto un’assunzione a un imprenditore. FONTE

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