Abruzzo

Corruzione, Mafia capitale: nuova ondata di 44 arresti. Nel mirino il business dei migranti

By admin

June 04, 2015

ROMA Ultima ora – Non è finita. Il blitz dei carabinieri è in corso in Lazio, Abruzzo e Sicilia. Ci sono anche 21 indagati a piede libero. Tra i reati contestati, associazione di tipo mafioso, turbativa d’asta, false fatturazioni. E’ sempre il gruppo riconducibile a Massimo Carminati. E’ scattato stamattina all’alba un nuovo blitz contro Mafia capitale. E’ il secondo capitolo dell’inchiesta “Mondo di Mezzo” della procura di Roma e dei carabinieri del Ros: 44 gli arresti in corso di esecuzione in Sicilia, Lazio e Abruzzo per associazione per delinquere ed altri reati. Ventuno gli indagati a piede libero. Sullo sfondo il business legato ai flussi migratori e alla gestione dei campi di accoglienza per migranti. Il blitz dei carabinieri è in corso nelle province di Roma, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Catania ed Enna. Nell’ordinanza di custodia cautelare, emessa su richiesta della procura distrettuale antimafia di Roma, vengono ipotizzati a vario titolo i reati di associazione di tipo mafioso, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori ed altro. Oltre agli arresti, sono in corso perquisizioni a carico di altre 21 persone indagate per gli stessi reati.

I provvedimenti riguardano gli sviluppi delle indagini condotte dal Ros nei confronti di “Mafia Capitale”, il gruppo mafioso riconducibile a Massimo Carminati, ora in carcere. Secondo gli investigatori, gli accertamenti successivi a quella tornata di arresti hanno confermato – si legge nell’ordinanza – “l’esistenza di una struttura mafiosa operante nella Capitale, cerniera tra ambiti criminali ed esponenti degli ambienti politici, amministrativi ed imprenditoriali locali”. In particolare le indagini hanno documentato quello che gli inquirenti definiscono un “ramificato sistema corruttivo finalizzato a favorire un cartello d’imprese, non solo riconducibilial sodalizio, interessato alla gestione dei centri di accoglienza e ai consistenti finanziamenti pubblici connessi ai flussi migratori”.

A finire in carcere con l’accusa di associazione mafiosa c’è il consigliere regionale di Forza Italia Luca Gramazio che, scrive il gip Flavia Costantini, nell’ordinanza che ha portato al suo arresto «mette al servizio dell’organizzazione le sue qualità istituzionali, svolge una funzione di collegamento tra l’organizzazione la politica e le istituzioni, elabora, insieme a Testa, Buzzi e Carminati, le strategie di penetrazione della Pubblica Amministrazione, interviene, direttamente e indirettamente nei diversi settori della Pubblica Amministrazione di interesse dell’associazione». Ma molti altri esponenti politici sono accusati di corruzione, aggravata dall’aver favorito un’organizzazione mafiosa: tra questi, oltre a Gramazio, vanno in carcere Massimo Caprari (Centro democratico), Mirko Coratti, Pd, ex presidente del consiglio comunale, Daniele Ozzimo, ex assessore alla casa e consigliere comunale del Pd, Pierpaolo Pedetti, consigliere Pd e presidente della commissione Patrimonio e politiche abitative, oltre a Franco Figurelli ex capo segreteria dell’assemblea capitolina. Ai domiciliari, Giordano Tredicine, vicepresidente del consiglio comunale e vicecoordinatore di Forza Italia per il Lazio, l’ex minisindaco di Ostia Andrea Tassone, ma anche l’ex presidente della Legacoop Lazio Stefano Venditti, già protagonista delle polemiche politiche legate alla prima ondata di arresti, perché tra i creatori della fondazione Human di Giovanna Melandri. Il quadro che emerge dall’ordinanza di custodia cautelare è quello di un’organizzazione certa di poter contare su appoggio trasversali alle amministrazioni romane, siano esse di destra o di sinistra. Se Luca Gramazio viene considerato interno all’organizzazione, stando alla ricostruzione dei pm Michele Prestipino, Paolo Ielo, Giuseppe Cascini e Luca Tescaroli, Mirko Coratti riceve un finanziamento fisso, lo stesso, scrivono che prendeva prima “Giordano” Tredicine. E soldi arrivano anche agli altri indagati, a volte per il tramite di associazioni culturali di riferimento o con l’acquisto o l’affitto di case. – [FONTE] CONTINUA A LEGGERE >> Ordina subito la tua carta Revolut gratuita.

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