10/09/2015 – Il governo Renzi, dopo aver rinunciato alla flessibilità, adesso silura anche gli esodati: addio settima salvaguardia. Secondo il ministero dell’Economia, le risorse che non sono state utilizzate non possono più essere impiegate per gli esodati.

Ormai sono rientrate nelle casse dello Stato, quindi tanti saluti. Le ultime notizie sulle pensioni arrivano a seguito dell’incontro fra Inps, Rgs e Mef, nella commissione Lavoro della Camera. L’ex ministro Cesare Damiano ha tuttavia sottolineato che il ministero del Lavoro la vede diversamente da quello dell’Economia: si va avanti insomma fra contraddizioni e discussioni che, come di solito accade, probabilmente porteranno a un altro nulla di fatto. Non finisce qui: non ci sono fondi per la flessibilità delle pensioni, non ci sono per gli esodati e, a quanto pare, non ce ne sono neppure per una deroga dell’opzione donna, la quale sembra destinata a sparire nel 2016. Si tratta della facoltà per le donne lavoratrici di andare in pensione a 57-58 anni (a seconda se dipendenti o autonome) con 35 anni di contributi, a costo di un corposo taglio sugli assegni Inps, dovuto al calcolo contributivo che viene applicato per l’intero importo.

Si tratta infatti del 30% in meno e, sostiene Damiano, sul lungo periodo non solo l’opzione donna non comporta costi, ma addirittura sarebbe un risparmio per la spesa previdenziale, considerando che l’aspettativa di vita delle donne è superiore agli 80 anni.

L’ACCUSA DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE: In soldoni, per il ministero dell’Economia le risorse non impiegate per gli esodati devono ‘tornare alla base’, costituendo un risparmio per la spesa pubblica. Per il ministero del Lavoro, al contrario, cioè che non è stato speso finora può essere impiegato nei prossimi anni per le pensioni degli esodati.

M5S (MoVimento 5 Stelle) parla di un “escamotage interpretativo” e di una “spaccatura dentro l’esecutivo” che soltanto in Italia non apre una crisi di governo. I deputati del M5S puntano il dito contro il ministero dell’Economia che starebbe tentando, secondo i pentastellati, uno scippo di “mezzo miliardo di euro ad esodati e categorie di pensionandi”, prima gabbati dalla Riforma Fornero e rimasti senza pensione e poi esclusi dalle sei salvaguardie che si sono avvicendate per tamponare i danni dell’odiata riforma previdenziale del governo Monti.

M5S conclude che, ancora una volta, il governo Renzi pensa soltanto a far cassa per obbedire ai diktat della Troika, continuando sul tema pensioni a “tradire le promesse e calpestare i diritti dei lavoratori”. FONTE

Dai anche un’occhiata alle nostra pagina su Facebook Se vuoi, puoi inviarci video, notizie o semplicemente scriverci attraverso un messaggio sulla nostra pagina Facebook, gli articoli saranno pubblicati solamente dopo poche ore dal tuo invio! Se ti è piaciuto l’articolo riportato, condividilo o lascia un commento, e facci sapere cosa ne pensi! Continuate a navigare nel sito, attraverso le varie categorie o gli articoli correlati.