NAPOLI 21/09/2015 – Procacciamento di voti con metodo mafioso in cambio di appalti negli ospedali. Sotto inchiesta – ormai è cosa nota – finiscono Antonio Casillo e Gennaro Carrino, candidati alla municipalità di Chiaia, e il medico Antonio Pio Orlando (attualmente in servizio presso il Loreto Crispi), candidato alle elezioni comunali di Napoli del maggio 2011 (solo il Carrino risulterà eletto con 277 preferenze). Decisivi i contatti tra il boss Marco Mariano e una sua presunta complice, Luisa Gaetano, ritenuta responsabile dei tavoli politici che di volta in volta si formano in vista delle elezioni di cinque anni fa. Uno scenario chiaro – scrive il gip Tullio Morello – «anche se mancano gli indizi di colpevolezza relativamente alla completa realizzazione della fattispecie penale prevista dal reato di voto di scambio». Ma in cosa consistono le intercettazioni agli atti? Al centro delle indagini, la possibilità di costituire imprese di servizi per strappare appalti negli ospedali, dove piazzare personale di fiducia con un vero e proprio mercato delle assunzioni. C’è una frase di Mariano che la dice tutta: 30mila euro per un posto di lavoro, 150mila per cinque posti di lavoro.

Voti, appalti, società di servizi, assunzioni. Ma sentiamo le intercettazioni finite agli atti. Scrive il gip: «Nel corso della prima conversazione, Marco Mariano chiedeva anche al Casillo su quale struttura ospedaliera aveva la competenza il medico Orlando: ”Che ospedale tiene?”. E il Casillo gli rispondeva con entusiasmo: ”Li tiene tutti, Lisetta non te l’ha detto? Il dottore è l’unica occasione che abbiamo per fare… il dottore ha fatto una bella giunta”». Conversazioni campate in aria – bene chiarirlo -, in cui il medico viene tirato in ballo, a proposito di un progetto che alla fine non va in porto.

Ma è ancora Mariano a chiedere quanti voti fossero necessari ad Orlando per essere eletto, e il Casillo rispondeva che erano necessarie almeno 1500 preferenze. E Mariano prova a fare conti nel suo seguito: «1500 voti? Noi dovremmo contare famiglia per famiglia, noi dobbiamo essere sicuri di quello che facciamo». Mariano racconta i suoi progetti a Casillo e Carrino: «Noi votiamo… dobbiamo essere all’altezza di dire qua facciamo noi, stiamo formando una società nuova di servizi, voi l’appaltate, subappalto, le condizioni le dettiamo noi, l’appaltatore è l’amico del dottor Orlando, sub appalto a questi qua, che esce 100 posti di lavoro… voi fate le cose vostre senza rompere le scatole, nello stesso tempo noi abbiamo la possibilità di sistemare le persone che vanno accomodate, se no, qui vendiamo solo pacchi di Rolex». Ma ad elezioni concluse, viene intercettata la voce di Orlando, che al telefono si lamenta con un suo interlocutore: «Mi aspettavo un botto ai Quartieri Spagnoli, ma hanno votato pochissime persone…». Fonte

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