21/11/2015 – Prosegue l’offensiva russa contro le postazioni dell’Isis in Siria, intanto dal Cremlino il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, ha fatto sapere: “I nostri missili hanno ammazzato 600 jihadisti dell’Isis”. Secondo quanto spiegato dallo stesso ministro, i guerriglieri islamici sono stati uccisi anche con missili da crociera lanciati dalle navi della flotta nel Mar Caspio su uno degli obiettivi vicini a Deir ez Zor, in Siria.
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L’esponente del Cremlino non ha chiarito quando il raid sarebbe avvenuto, ma ha contestualmente diffuso attraverso le agenzie le foto e i video delle azioni militari.
L’azione russa arriva dopo le minacce del presidente Vladimir Putin, che aveva confermato in diretta televisiva come l’Airbus russo della Metrojet precipitato nella penisola del Sinai con 224 persone a bordo sarebbe esploso in volo a causa di una bomba piazzata dagli jihadisti dell’Isis. Anticipando di fatto la lotta senza quartiere ai terroristi, Putin aveva promesso che i responsabili saranno trovati “a prescindere dal luogo geografico e in qualunque momento”. Da quel momento, le forze armate russe hanno aumentato i bombardamenti, documentando la loro azione e arrivando anche a vergare col pennarello le bombe, scrivendo “Per Parigi” oppure “Per il nostro popolo”.
Intanto, nelle immagini diffuse dal ministero della Difesa russo, si vedono i missili da crociera installati sui bombardieri Tupolev TU-95. Tali testate avrebbero anche bombardato alcuni depositi di carburante e una fabbrica di esplosivo. Su Raqqa, dove piovono anche le bombe dei raid francesi, si sono invece scatenati i Tupelev TU-22M3, che hanno bombardato una raffineria di petrolio, un deposito di munizioni e una fabbrica di mortai. – FONTE
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