Il 2015 si conferma l’anno nero dei giudici. Pochi giorni fa infatti un altro giudice considerato irreprensibile, di 73 anni, in pensione da 2, è stato arrestato per pedofilia con l’accusa di adescare a pagamento minorenni e sorpreso in un hotel con un minore di sesso maschile. Ma i media anziché il giudice hanno censurato la notizia…
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Anche per lui vale la presunzione di innocenza ma la notizia, senza il nome del magistrato è uscita soltanto 21 giorni dopo, grazie ad un unico giornalista, l’unico a darne conto. I PM che hanno arrestato il collega non hanno convocato una conferenza stampa per denunciare l’accaduto né fatto sfilare il pedofilo in manette davanti alle telecamere perché non finisse sui tg della sera. A parte il pezzo di questo giornalista, pubblicato su cronaca locale, i giornaloni si sono autoimposti un rigoroso quanto vergognoso silenzio sulla vicenda, subito dimenticata.
E il nome del giudice pedofilo è tuttora secretato, il che dimostra non soltanto che tra magistrati vige un comparaggio ferreo ma l’appecoronamento dell’informazione a questi personaggi, lo stesso che permise ai magistrati-crocifissori di Enzo Tortora una regolare carriera fino alla pensione e che abbandona ogni giorno il cittadino indifeso ed impotente. FONTE Potrebbe interessarti
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