Ambiente e salute

Matteo Renzi recidivo, l’ha rifatto: aereo di stato per i funerali di Luongo in Basilicata

By admin

December 11, 2015

10/12/2015 – Matteo Renzi l’ha rifatto. Per recarsi ai funerali di Antonio Luongo, il segretario del Pd Basilicata deceduto l’altro ieri notte a 57 anni in un incidente stradale, ha utilizzato l’elicottero «blu». Cioè di Stato. Del tutto normale trattandosi del presidente del Consiglio dei ministri. Tuttavia, si potrebbe obiettare, Renzi si è recato a Potenza per le esequie non in qualità di premier, ma di segretario Dem. [sociallocker id=18243]E il Pd è un partito, quindi, ci si potrebbe chiedere, è giusto che il premier utilizzi l’elicottero di Stato per uno spostamento inerente al suo «lavoro» privato, cioè di leader politico, e non al suo incarico istituzionale? Vero anche questo. Il caso è destinato a suscitare polemiche nei prossimi giorni. Anche perché Renzi non è nuovo a episodi simili. Il 2 marzo 2015, rientrando a Roma da Firenze, l’elicottero del presidente del Consiglio fu costretto a un atterraggio d’emergenza su un campo da calcio vicino ad Arezzo. Il 6 settembre successivo Renzi si recò a Cernobbio per il Forum Ambrosetti ancora una volta in elicottero e, più di un organo d’informazione, polemizzò sugli elevatissimi costi del velivolo, calcolando quanto spendono i contribuenti per ogni ora di volo. Per non parlare di quanto avvenne il 3 gennaio 2015, quando Renzi utilizzò il volo di Stato per portare tutta la famiglia a Courmayeur a sciare al modico prezzo di 8.400 euro l’ora. Renzi, peraltro, a Cernobbio era in ottima compagnia. Con lui a settembre viaggiò la bella e giovane deputata Dem Anna Ascani. Quindi non stupisce che ieri più d’un testimone oculare abbia giurato di aver visto Roberto Speranza – uno dei leader dell’opposizione interna del Pd – salire sull’elicottero con Renzi. Uno strappo a Roma evidentemente non si nega a nessuno. A sollecitare la presenza di Renzi ai funerali di Luongo, del resto, è stato proprio Speranza, che, annunciandone la partecipazione alle esequie, ha parlato di «segno di forte sensibilità» da parte del segretario Dem, perché «il Pd è una grande comunità, non bisogna dimenticarlo mai». E Renzi? Parlando al termine dell’omelia ha dichiarato di essere a Potenza «come padre e non come presidente del Consiglio o come segretario del Pd». Rivolgendosi alla figlia e alla moglie del segretario lucano Dem, Renzi ha sottolineato: «Siate orgogliose del fatto che Antonio abbia scelto la politica come una cosa bella. La politica non è fatta solo da persone che puntano a difendere un interesse. Tu, e noi con te – ha aggiunto guardando la ragazza quindicenne – possiamo portare con orgoglio la storia di Antonio». Il segretario nazionale del Pd ha rimarcato che «ideali, passione ed entusiasmo non sono parolacce. Dovete essere fieri ed orgogliosi di aver camminato con lui». Belle parole. Sacrosante. Ma le idee camminano sulle gambe degli uomini e un premier che va a sciare con l’aereo di Stato stride con un presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che invece opta per un volo di linea. Come tutti noi. – FONTE[/sociallocker]

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