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Francia, il premier Valls: se vince Le Pen si rischia guerra civile

By admin

December 12, 2015

12/12/2015 – «Ci sono due visioni per il nostro Paese. Una, quella dell’estrema destra predica la divisione. Questa divisione può condurre alla guerra civile». Parola del premier di Francia Manuel Valls. Era prevedibile che i toni della vigilia per il secondo turno delle Regionales di Francia – che si terrà domani – subissero una brusca drammatizzazione. [sociallocker id=18243]Ma nelle ultime ore, con le sue parole, il premier è arrivato a invocare addirittura uno scenario che si avvicina all’ambientazione del romanzo distopico di Houellebecq Sottomissione , con una Francia repubblicana sottosopra proprio a causa dell’avanzata del Front National. Segno questo che l’exploit del primo turno del partito di Marine e Marion Le Pen ha letteralmente messo sotto choc i socialisti, per i quali la «paura» di una possibile vittoria del partito nazionalista ha sostituito la preoccupazione di nuovi attacchi terroristici. È con questo spauracchio che gli uomini di Hollande intendono adesso recuperare terreno e, dove pensano di non farcela, in nome di questa «paura» hanno scelto di abbandonare la competizione e sostenere il candidato dei Repubblicani: soprattutto nelle due regioni (Nord Pas de Calais e Paca) dove i frontisti sono in ballottaggio con il partito di centrodestra. Nicolas Sarkozy, leader dei Republicains, da parte sua si gioca tutto in questo secondo turno, anche in previsione delle primarie del partito. L’obiettivo è stravolgere il «6-4-2» con il quale i lepenisti si sono portati avanti in sei regioni, rispetto alle quattro dei Repubblicani. L’ex inquilino dell’Eliseo ha deciso allora di seguire la linea del «ni-ni» (né fusione né ritiro) per inseguire una vittoria netta. A confortare Repubblicani e socialisti gli ultimi sondaggi che darebbero il centrodestra avanti nelle due regioni dove il Fn ha più chance di vittoria. «Sono profondamente convinto che i repubblicani e il centro siano i soli a poter incarnare un’autentica alternativa nelle regioni – ha spiegato Sarkozy, accettando di fatto il “sostegno” dei socialisti -. Il nostro messaggio è questo: si uniscano tutte le forze che non vogliono che la Repubblica e i valori repubblicani siano fatti arrestare». E Marine Le Pen? Non è rimasta di certo a guardare. «Credo che il Partito Socialista abbia concluso questa campagna in modo vergognoso e violento – ha spiegato a Sky Tg24 -. Il primo ministro dimentica probabilmente che la Francia è in guerra contro i fondamentalisti islamici, che usano il lassismo e il comunitarismo del Partito Socialista e che hanno giustiziato i nostri figli un mese fa a Parigi, uccidendo 130 persone. Bisogna ovviamente combatterli piuttosto che combattere contro il primo partito in Francia, che rappresenta oggi sei milioni di francesi» Sempre ieri la leader del Front National ha chiuso la campagna elettorale anticipando che farà causa al governo francese per la situazione a Calais, dove migliaia di migranti sono accampati nella speranza di raggiungere la Gran Bretagna. Non solo. Le Pen pensa già al dopo: «Sarò candidata alla presidenza, succeda quel che succeda. Non lascerò al governo neanche un minuto di tranquillità». – FONTE [/sociallocker]

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