Ambiente e salute

Appalti, nuove regole : Cantone, approvazione nuovo codice entro luglio 2016

By admin

January 15, 2016

“Ci auguriamo che la scadenza di fine luglio per l’entrata in vigore del riordino sia rispettata”. Lo ha detto il presidente dell’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, in merito al nuovo codice degli appalti, licenziato dal Senato e ora in discussione alla Camera.

 

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Partecipando a un’incontro sul tema “Le regole nell’efficienza degli appalti per sostenere la crescita” organizzato dalla Scuola nazionale dell’amministrazione (Sna), e dall’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), Cantone ha ribadito che “un buon codice degli appalti rappresenta un vera legge anticorruzione” e ha ricordato le principali novità che il nuovo codice introdurrà.

“Il vecchio Codice, varato nel 2006 – ha sottolineato Cantone – è stato seguito a quattro anni di distanza, nel 2010, da un regolamento d’attuazione. Si tratta di un codice formalmente perfetto che ha però ampliato a dismisura il livello di burocrazia che gira attorno agli appalti, e non ha impedito la corruzione, come dimostrano anche i fatti di questi ultimi giorni”. Un limite che il nuovo codice punta a superare: “La vera norma anticorruzione è provare a creare – ha detto Cantone – un sistema semplice che si presti il meno possibile agli abusi”. Un processo di semplificazione che il nuovo codice affronterà “delegando i meccanismi di regolazione a forme di ‘soft regulation’, di ‘soft low’, come le linee guida che aiuteranno a limitare lo spazio di interpretazione della norma stessa”.

L’altro aspetto centrale riguarda le stazioni appaltanti: “Non c’è un loro censimento – ha detto Cantone – ma solo nel Comune di Roma risulta, da nostre verifiche, che sono più di 100 i centri di spesa”. Con l’arrivo del nuovo codice, “se il testo resterà così come approvato dal Senato, l’Anac avrà il compito di occuparsi della proliferazione delle stazioni appaltanti e di verificare il loro livello di competenza e di aggiornamento. Bisogna superare l’impostazione secondo cui tutti possono fare tutto e accrescere e verificare, invece, il livello di competenza”.

A fargli eco il numero uno di Confindustria. “E’ cruciale che il sistema degli appalti pubblici offra una preventiva tutela della legalità e della trasparenza come condizione essenziale per l’accesso e la permanenza ne mercato degli operatori economici”. E’ quanto ha affermato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi nel corso del suo intervento. “L’azione del governo deve essere finalizzata a risolvere le criticita’ che hanno inciso in modo negativo sul funzionamento del sistema degli appalti pubblici e, cosi’ facendo, hanno minato le condizioni essenziali per le imprese per competere sul mercato”, ha proseguito. Secondo Squinzi, “nel riformare il sistema degli appalti pubblici dobbiamo comunque tenere sempre presente la necessità assoluta di prevenire e combattere la corruzione con un sistema trasparente e concorrenziale che costituisce un antidoto essenziale contro il fenomeno corruttivo e una leva capace di ridurre diseguaglianze e zone di privilegio dando allo stesso tempo forza alla crescita dell’economia”, ha osservato. FONTE

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