16/01/2016 – Clienti dei commercianti intimiditi hanno fermato i due criminali, mentre uno dei titolari del locale ha chiamato il 113. Un segnale importante. A Palermo non era mai successo. I titolari di una pizzeria di San Lorenzo, zona storicamente condizionata da potenti esponenti di mafia, non si sono lasciati intimorire dalla voce grossa degli estorsori che chiedevano di “mettersi a posto”. Anzi, quando uno dei due uomini che avevano rivolto l’invito ha aggiunto: “Cercati un amico e campi tranquillo”, i titolari della pizzeria aiutati da due clienti e da altrettanti conoscenti, hanno accerchiato i due uomini del pizzo che avevano cercato di fuggire sulla loro Smart dopo avere lanciato la minaccia. Un clienti e conoscenti dei commercianti intimiditi hanno circondato l’auto, mentre uno dei titolari della pizzeria ha chiamato il 113. Un segnale che qualcosa in città è cambiato e proprio in un quartiere dove negli anni scorsi la risposta dei commercianti era stata ben diversa.
Gli investigatori hanno così potuto arrestare i due: Sergio Macaluso, 42 anni, e Domenico Mammi, di 40, accusati di tentata estorsione. Mammi era già finito in manette negli anni scorsi per un altro tentativo di estorsione. A San Lorenzo, dunque, la polizia si è ritrovata davanti a una scena mai vista: un capannello di gente che proteggeva con i propri corpi e con le moto la Smart di Macaluso e Mammi. Poco prima i due erano entrati nel locale ordinando una pizza margherita da portare via. Una volta ritirata la pizza, si sono fermati sull’uscio della pizzeria, attirando l’attenzione di uno dei titolari. “Non credevo alle mie orecchie – ha raccontato uno dei soci – Vi rendete conto che siamo nel 2016? Smettetela, sono una persona buona”. Quindi, la rivolta di titolari amici e clienti, con l’arresto finale. – FONTE
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