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Sala, la villa e il giallo del compenso all’Archistar De Lucchi: Boccassini apre inchiesta per infiltrazioni mafiose

By admin

January 22, 2016

22/01/2016 – Giuseppe Sala ha affermato che l’archistar De Lucchi ha percepito 110mila euro per i lavori sul Padiglione Zero ed Expo center. Ma in realtà la cifra supererebbe il mezzo milione. E ci sarebbe di mezzo anche una villa al mare. E intanto la Boccassini apre un’indagine su infiltrazioni mafiose a Expo.

LA VILLA E IL COMPENSO ALL’ARCHISTAR – Qualche grattacapo per il commissario Expo e candidato alle primarie del Pd che stabiliranno il nome del prossimo candidato sindaco di Milano per il centrosinistra. A tenere banco c’è la vicenda legata al compenso dell’archistar Michele De Lucchi, che come spiega il Corriere della Sera, nel 2012-2013 si era occupato per una parcella di “72.800 euro più Iva” di “una parte degli interni e qualche finitura esterna” della sua villa a Zoagli. Sala ha detto in conferenza stampa: “In Expo l’architetto Michele De Lucchi ha avuto un totale di 110.000 euro per tre incarichi”, ad affidamento diretto nel 2012 e inizio 2013, consentiti a Expo perché ciascuno appena sotto la soglia dei 40.000 che impone gare pubbliche. “Se De Lucchi ha ricevuto 110mila euro da Expo per il Padiglione Zero e 70mila da me per una casa dimostra che sono un bravissimo negoziatore quando si tratta di soldi pubblici, e non quando sono miei”, aveva aggiunto. Ma come spiega sempre il Corriere, dal computo mancherebbe mezzo milione di euro (più Iva e cassa pensionistica) che nel 2013 l’architetto De Lucchi ha contrattualmente ricevuto, in affidamento diretto senza gara per le sue progettazioni di allestimenti di Padiglione Zero e Expo Center. Le leggi sono state rispettate, spiega sempre il quotidiano di via Solferino, ma il compenso per De Lucchi è stato più alto di quanto detto finora.

INDAGINE SU COSCHE ED EXPO – Nel frattempo arrivano novità anche da un’altra vicenda che non riguarda direttamente Sala ma che comunque riguarda Expo. Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, alla Procura di Milano sarebbe in corso un’indagine sulle infiltrazioni mafiose nei lavori di Expo. Tutto nasce da una relazione del Comitato milanese Antimafia inviata alla Direzione distrettuale Antimafia, secondo la quale i cantieri dell’Esposizione erano “vulnerabili alle infiltrazioni criminali”. La segnalazione è partita dal Comitato presieduto da Nando Dalla Chiesa ed è arrivata sul tavolo di Ilda Boccassini. Non è chiaro se poi un’indagine sia effettivamente partita e a quale punto sia. E chissà se c’entra ancora la “sensibilità istituzionale” apprezzata da Renzi durante i mesi di Expo. – FONTE

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