Ambiente e salute

Livorno, Nogarin soddisfatto: «È la nostra vittoria, la Cgil esce sconfitta»

By admin

January 29, 2016

29/0172016 – I 33 lavoratori precari di Aamps (sui 39 complessivi) sono stati assunti: la firma dei contratti sarà messa oggi, ma tutti gli atti sono stati già predisposti ieri dal nuovo cda dell’azienda. Una notizia accolta con soddisfazione dal sindaco Filippo Nogarin, che rappresenta il Comune cioè il socio unico di Aamps.

«Sono contento per i lavoratori, questa è la cosa più importante – sottolinea Nogarin – Dopodichè posso dire che si tratta di una nostra vittoria: la vittoria della giunta e del gruppo consiliare, che hanno voluto fortemente questa soluzione. Ci siamo riusciti e quello che conta è il risultato finale».

Ma il sindaco non si ferma qui: ha infatti qualcosa da dire alla Cgil, la cui esultanza – a suo giudizio – sarebbe del tutto fuori luogo. «La Cgil in questo caso dice bugie – esclama Nogarin – la Cgil non ha vinto (il riferimento è alle recenti dichiarazioni di Giovanni Golino, segretario Fp Cgil, rilasciate al Tirreno, ndr). Non ha affatto vinto, anzi esce sconfitta da questo importante passaggio. Semmai sono la Cisl e la Uil che possono considerarsi tra i vincitori. Cisl e Uil, infatti, hanno accompagnato in maniera critica ma anche costruttiva questo percorso su Aamps, mentre la Cgil se ne è distaccata. Non è un caso se due sindacati su tre non parteciparono allo sciopero, ritirando lo stato di agitazione».

E a questo punto il sindaco punta dritto sul segretario della Cgil Funzione pubblica. «Golino dovrebbe fare un percorso di coerenza. Lui e la Cgil sono stati sempre ostili durante la trattativa riguardante Aamps. Mai nel corso degli anni passati, Golino e la Cgil erano stati così attivi: eppure i problemi di Aamps partono da molto lontano. Loro dov’erano?»

Chiusa la parentesi polemica, Filippo Nogarin guarda con fiducia avanti, nonostante ci siano ancora molti problemi da risolvere. «Abbiamo ereditato una situazione complessa – afferma – e ce la stiamo mettendo tutta per salvare l’azienda. La strada che abbiamo intrapreso può portare alla soluzione e ora il nuovo consiglio di amministrazione dovrà compiere un ulteriore passo: la richiesta di concordato preventivo in continuità». – FONTE