Ambiente e salute

ALLUVIONE, MAMMA RAI SHOCK ANCHE IN BASILICATA

By admin

November 24, 2013

23/11/2013 – Dopo il danno, anche la beffa. Il danno è quello che tante famiglie e imprenditori hanno subito con l’alluvione del 7 ottobre, la beffa è quella che si è consumata ieri pomeriggio in Piazza Elettra a Marconia, dove era sistemata una telecamera della trasmissione televisiva “La vita in diretta”. Nella giornata del lutto nazionale per le vittime del ciclone Cleopatra in Sardegna, il servizio pubblico aveva deciso di dare voce anche agli alluvionati del resto d’Italia. La finestra pomeridiana di Rai1 doveva aprirsi, tra l’altro, sul metapontino, colpito dalla bomba d’acqua del mese scorso. Fin dalla mattinata, la troupe della Rai, guidata dai rappresentanti dei Comitati Difendiamo le Terre Joniche e Pro Alluvionati, aveva visitato i luoghi del disastro, documentando con immagini e interviste le situazioni più gravi e significative, montate poi in un servizio video di circa due minuti, da mandare in onda durante il collegamento con Marconia, fissato per le 18:50. La scaletta prevedeva diversi interventi, tra cui quello di Gianni Fabbris, del sindaco di Pisticci Vito Di Trani e di tre imprenditori danneggiati dall’alluvione, chiamati a portare la loro testimonianza dinanzi al pubblico nazionale. Alle ore 18:00, la potente apparecchiatura che avrebbe messo in comunicazione la Basilicata con la capitale era stata sistemata. Al centro della scena, la giornalista Carmen Di Stasio e le persone a cui toccava il privilegio di prendere il microfono e, finalmente, farsi ascoltare. Intorno, in cerchio, qualche centinaio di persone che si era riversato in piazza, cercando la postazione migliore per non perdersi lo spettacolo della diretta nazionale. Chi non poteva partecipare, era incollato al televisore, sintonizzato sul primo canale, che intanto allietava gli inquieti spettatori con le voci dei piccoli partecipanti dello Zecchino d’Oro.

Dopo un’ora di attesa, i conduttori Paola Perego e Franco Di Mare finalmente si collegano con la piazza lucana. Per circa 60 secondi i riflettori si accendono su Marconia che inizia a raccontare al pubblico italiano la storia di acqua, fango e morti scritta 45 giorni fa dalla pioggia caduta su Puglia e Basilicata. Il primo a prendere la parola è Gianni Fabbris. E sarà anche l’unico, visto che dopo pochi minuti i fari e le telecamere vengono spenti. Tutto finito, non c’è più spazio, bisogna lasciarlo al Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo che, in studio, si premura di assicurare aiuti dal Governo agli alluvionati sardi. La piazza non ci sta e inizia a chiedere spiegazioni alla troupe che, però, non ne ha. Neanche loro conoscono le ragioni di questa scelta. “Come sempre, da Roma giungono segnali di non ascolto”, interviene Fabbris che parla di un’occasione persa, di un’offesa che la Rai dovrà riparare e della quale Pinuccia Sassone chiede conto direttamente all’autrice della trasmissione. Alle contestazioni formulate dalla rappresentante del Comitato Pro Alluvionati, dall’altra parte del telefono rispondono che “Nessuno ha mai parlato di voi, noi almeno lo abbiamo fatto, anche se in uno spazio ridotto”. Accontentarsi delle briciole? Dopo lo smarrimento iniziale, si realizza che la cosa migliore da fare sia “trasformare una difficoltà in un punto di forza”, magari vendendo alla concorrenza la notizia di un servizio pubblico che disinforma e spreca denaro, impegnando per un’intera giornata una troupe in trasferta per produrre, infine, solo 1 minuto di diretta. E forse così si parlerà degli alluvionati lucani che intanto iniziano a minacciare di non pagare più il canone Rai. A dire il vero, la presenza delle telecamere nazionali un risultato importante lo avrebbe portato. Sembrerebbe che, finalmente, la Regione Basilicata abbia inviato a Roma i documenti relativi alla quantificazione dei danni subiti il 7 ottobre, fondamentali per l’eventuale dichiarazione dello stato di calamità da parte del Governo nazionale. Tanto sarebbe circolato nel pomeriggio in ambienti Rai. E proprio nella capitale si recherà fra qualche giorno una delegazione dei Comitati per incontrare i parlamentari lucani e pugliesi e chiedere il loro appoggio nella battaglia partita qualche settimana fa. Per i primi giorni di dicembre, inoltre, è in programma un’assemblea pubblica di cittadini e sindaci dei territori colpiti. La mobilitazione, dunque, continua. L’auspicio è che le piazze, i presidi e le assemblee siano ugualmente piene, a prescindere dalla presenza delle telecamere. La vera partecipazione si realizza dietro le quinte. Fonte di Marika Iannuzziello