Ambiente e salute

Affitti stracciati fino a 10 € al mese, in appartamenti nel centro storico di Roma con regolare contratto

By admin

February 05, 2016

05/02/2016 – Scoppia il caso di almeno 574 affitti fuori mercato nel centro storico della città e adesso si allarga il tiro. Il commissario: “Bisogna individuare di chi sia la responsabilità e analizzare posizione per posizione. Possibili sfratti e azioni su dirigenti”.   – L’inchesta partita già questa estate con: I CASAMONICA NELLE CASE DI ROMA CAPITALE AD AFFITTO STRACCIATO Ci si chiede perché si sia dovuto aspettare il caso del funerale in zona Tuscolana per far partire i controlli anche se, scrive il Messaggero sulla Cronaca di Roma con Simone Canettieri, già da tempo – è la difesa del comune – il patrimonio comunale sarebbe sotto attento scrutinio.

Meno del 20% di chi ha in affitto un immobile del Comune di Roma nel I municipio, quello del centro storico, è munito di un regolare contratto. E’ quanto emerge dall’attività disposta dal commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca, sulla verifica puntuale del patrimonio immobiliare di Roma Capitale sul caso delle abitazioni nel centro storico affittate a canoni irrisori. “Dall’esame delle posizioni dei 574 immobili del I Municipio – spiega una nota del Campidoglio – emerge che solo il 18,5% delle unità abitative può essere definito allocato a inquilini muniti di contratto”. “In questa categoria vanno, tuttavia, compresi – prosegue la nota – anche i contratti con canone irrisorio e i casi di morosità.

Un’ampia “zona grigia”, pari al 49,6% della platea, si riferisce a contratti scaduti, utenti per i quali è in corso la verifica dei requisiti per la regolarizzazione della locazione, abusivi non ancora accertati, procedure di sfratti in corso. Le posizioni abusive accertate sono il 16,2%. Gli utenti in attesa di stipula di contratto, nei confronti dei quali è stata già accertata la sussistenza dei requisiti da parte dell’Amministrazione, ammontano al 15,7%”. Per quanto riguarda la metodologia adottata, il Campidoglio “precisa che è stata avviata un’attività di data matching tesa a integrare il censimento informatico del Sistema Patrimonio di Roma Capitale. In particolare, si sta procedendo a uno screening puntuale per la mappatura delle locazioni di Roma Capitale e di quelle ascrivibili alle Società partecipate. Tale azione di interfaccia tra banche dati verrà da subito implementata ulteriormente”.

case romaL’analisi dei dati sulla situazione degli affitti di immobili del Comune di Roma, fa sapere ancora il Campidoglio, “consentirà ai Dipartimenti interessati e alla segreteria generale di avviare tempestivamente le procedure necessarie per l’aggiornamento dei canoni, per la verifica dei requisiti e degli abusi (compresi i casi di subaffitto), per attivare le eventuali operazioni di sfratto, in raccordo con l’Avvocatura capitolina, e per ulteriori azioni di accertamento delle responsabilità dirigenziali”. Prosegue, infatti, “l’attività disposta dal commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca, sulla verifica del patrimonio immobiliare di Roma Capitale. Completata in particolare la mappatura immobiliare del I Municipio, è in corso una seconda fase, più complessa, di incrocio dei dati su tutte le proprietà comunali al momento censite. Il commissario ha disposto che l’opera di censimento avvenga, anche con riscontri sul campo. In contemporanea, una parte della segreteria tecnica, continuerà la mappatura sugli altri Municipi”.

“Bisogna individuare di chi sia la responsabilità – ha sottolineato ancora Tronca – si tratta di analizzare posizione per posizione”. Secondo quanto reso noto ieri dallo stesso Campidoglio, sono almeno 574 gli affitti fuori mercato nel centro storico di Roma, con importi che vanno dai 10,29 euro al mese per un appartamento a Borgo Pio ai 25,64 euro a mese per uno in via del Colosseo. “Naturalmente – aggiunge – tutte queste carte andranno all’autorità giudiziaria, sia ordinaria, sia contabile”.

“Sin dal suo insediamento il commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca, ha disposto la verifica puntuale del proprio patrimonio immobiliare, avvalendosi della segreteria tecnica che, nell’ambito di un più vasto controllo teso a pervenire ad un censimento esaustivo, ha fino ad oggi estrapolato 574 dati riferibili agli nel I Municipio”, si legge in una nota. I canoni contrattualizzati risultano ampiamente inferiori ai valori minimi di mercato. In molti casi trattasi di importi di poche decine di euro al mese (ad es. un alloggio a Borgo Pio a 10,29 euro al mese; un alloggio in corso Vittorio Emanuele a 24,41 euro al mese; un alloggio con vista Fori Imperiali 23,36 euro al mese; un alloggio in via del Colosseo 25,64 euro al mese).

Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare se vi siano occupazioni abusive, dal momento che risultano frequenti le discrasie fra gli intestatari dei contratti, risalenti nel tempo, e gli attuali occupanti), l’individuazione dei dirigenti che si sono succeduti nella gestione del patrimonio e che hanno stipulato i contratti ovvero hanno omesso l’aggiornamento dei canoni di locazione, le eventuali azioni in corso volte a recuperare la disponibilità dei beni in capo all’amministrazione.

“Siamo felici che Tronca abbia finalmente “scoperto” questa vicenda – commenta il segretario dell’Unione inquilini Guido Lanciano – ma sarebbe bastato vedere i nostri comunicati stampa degli ultimi dieci anni per accorgersene. Più volte abbiamo sollecitato il Comune di Roma a rispettare l’accordo sottoscritto a marzo del 2014, che prevedeva la rinegoziazione dei canoni di affitto, rapportandoli finalmente al reddito degli inquilini e alle caratteristiche dell’appartamento. Ora chiediamo a Tronca di sospendere immediatamente la procedura di vendita degli alloggi, fintanto che non sarà fatta luce sull’intera questione, perché sarebbe uno scandalo vendere a prezzo di favore a chi finora ha pagato 25 al mese per un immobile di pregio al centro storico”. FONTE

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