Ambiente e salute

Bufera politica in Lombardia, tangenti per la sanità: arrestato il braccio destro di Maroni

By admin

February 16, 2016

Roma 16/01/2016 – Scoppia lo scandalo delle tangenti sugli appalti per le forniture odontoiatriche in Lombardia. Arrestate 21 persone per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbata libertà degli incanti e riciclaggio. Tra gli arrestati c’è anche Fabio Rizzi, consigliere leghista della Regione Lombardia e presidente della commissione Sanità ebraccio destro del governatore Roberto Maroni.

Le indagini avrebbero fatto emergere un sistema caratterizzato «non solo dalla violazione dei principi cardine di trasparenza, imparzialità, legalità, indispensabili per una buona amministrazione pubblica», ma anche «l’erogazione di servizi scadenti con ricadute, di natura economica e non, sia sugli enti pubblici che sui pazienti». Al centro dell’indagine, l’imprenditrice e medico Maria Paola Canegrati.

La sua società Odontoquality, con sede ad Arcore, avrebbe consolidato «una posizione di sostanziale monopolio» che vinceva «la quasi totalità degli appalti». L’indagine va contestualizzata nella riforma della sanità lombarda che, all’inizio degli anni Duemila, aveva portato all’ingresso dei dentisti privati negli ospedali. Lo scopo dichiarato era quello di abbassare le tariffe delle cure dentali. Rizzi e l’imprenditore Mario Valentino Longo avrebbero ricevuto come «remunerazione» il finanziamento della campagna elettorale del politico per le regionali del 2003, una tangente da 50mila euro (pagata con l’intermediazione di un soggetto accusato di riciclaggio) e una serie di finte consulenze da 500 euro fatturate dalla moglie di Longo.

Inoltre sarebbe stata creata a loro favore una società che si occupa di ambulatori odontoiatrici in strutture sanitarie private, le cui quote sarebbero state intestate alla stessa Canegrati e, per interposta persona, a Longo e Rizzi. La Procura di Monza ha disposto il sequestro di 50mila euro a carico, in solido, di Longo e Rizzi e di 38mila euro a carico del solo Longo, quale profitto della presunta corruzione.

M5S e centrosinistra preparano le mozioni di sfiducia per Maroni

Il M5S ha affermato nell’Aula del Consiglio regionale della Lombardia la necessità di presentare una mozione di sfiducia alla Giunta Maroni a seguito dell’arresto del presidente della commissione Sanità Fabio Rizzi (Lega Nord): lo ha detto il capogruppo Stefano Buffagni nel suo intervento nel dibattito dopo le dichiarazioni del governatore Roberto Maroni in Aula. Intanto si è appreso che il centrosinistra regionale (Pd-Patto civico) è al lavoro su una propria mozione di sfiducia alla Giunta Maroni.

Di Battista: «Salvini chieda le dimissioni di Maroni»

«Quale differenza c’è tra Maroni e Marino? Soltanto una vocale. Salvini, che fu il secondo, dopo di noi, a chiedere le dimissioni del sindaco di Roma, ora chieda quelle di Maroni. In affittopoli romana e milanese c’è sempre di mezzo un partito. Ora sembra che Mantovani stia parlando, speriamo. Cosa deve accadere di più per andare ad elezioni anticipate in Lombardia?». Lo afferma il deputato del M5S Alessandro Di Battista.

Maroni: «Non copriamo nessuno, chi sbaglia paga»

«Non vogliamo coprire nessuno, non abbiamo nessuno da difendere, chiunque abbia sbagliato mi risponderà»: lo ha detto Roberto Maroni, annunciando un ”comitato ispettivo” sul caso di Fabio Rizzi. Il presidente della Lombardia ha sostenuto che in questa vicenda «la Regione e´ parte offesa», aggiungendo di sentirsi «offeso» anche personalmente e come leghista.

Maroni: «Sono incazzato e deluso»

«Sono molto incazzato per quello che è successo, fermo restando la presunzione di innocenza e la fiducia nella magistratura». Così Roberto Maroni dopo l’arresto di Fabio Rizzi. «Fermo restando che stiamo leggendo gli atti e verificando nel dettaglio le imputazioni – ha detto il governatore lombardo intervenendo in Consiglio – il mio primo sentimento è di stupore e di grande delusione se le accuse fossero confermate nei confronti di Fabio Rizzi».

Il gip: «Il ruolo politico utilizzato a proprio beneficio svilendo la “res publica”»

Per il gip Giovanna Corbetta, che ha emesso l’ordinanza di custodia nell’ambito dell’inchiesta sulla Sanità lombarda, appaiono di «particolare allarme» le condotte del presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia, l’ex senatore della Lega Nord Fabio Rizzi e del componente del suo staff, Mario Longo che «hanno fatto del potere politico lo strumento per accumulare ricchezze, non esitando a strumentalizzare le idee del partito che rappresentano, a intimidire facendo valere la loro posizione, chi appare recalcitrante alle loro pretese».«La sfrontatezza e la facilità che tutti gli indagati svolgenti una pubblica funzione dimostrano nel violare costantemente i loro doveri istituzionali e le norme dello Stato – annota il gip – portano ragionevolmente a ritenere che lo spaccato di illegalità che traspare dalla presente indagine costituisca per tutti (anche per coloro che non vantano particolari legami di conoscenza con Canegrati, l’imprenditrice ritenuta promotrice della corruzione ndr.) l’abituale modo di gestire la “res publica”, totalmente svilita in ragione del proprio personale rendiconto».

Pd e M5S liguri: «Questo sarebbe il modello da importare in Liguria?»

Pesanti le critiche dell’opposizione in Regione Liguria. Tuona Alice Salvatore, del M5S: «Fabio Rizzi, il consigliere regionale leghista della Giunta Maroni, è padre e ispiratore del tanto decantato “modello sanitario lombardo”, di cui il Libro Bianco è una sorta di scopiazzatura al pesto… Se questo è il modello a cui la Liguria dovrebbe ispirarsi, come Toti e l’assessore Viale ci ripetono allo sfinimento, dalle corsie ospedaliere alle aule di tribunale il passo rischia di essere molto breve». Raffaella Paita, del Pd: «Di fronte al secondo arresto in pochi mesi – già a ottobre era finito in manette l’ex assessore alla Sanità Mario Mantovani (anche lui leghista, ndr) – siamo fortemente allarmati dalla strada intrapresa dalla Giunta Toti, completamente schiacciata sul modello lombardo in materia sanitaria. Dopo queste vicende poco chiare non sarebbe il caso di fermarsi un attimo e riflettere?»

Ambrosoli: «Fatto gravissimo»

«È un fatto di gravità forse maggiore anche rispetto agli episodi degli ultimi tre anni». Così il consigliere regionale Umberto Ambrosoli, già candidato alla presidenza della Regione. «È da anni – ha detto Ambrosoli – che diciamo che la sanità lombarda va messa in sicurezza rispetto alle aggressioni del malaffare e di una pratica corruttiva sempre estesa». Ambrosoli ha ricordato che Rizzi è stato il coordinatore di quella riforma sanitaria di Maroni mentre «l’assessore titolare della sanità (Mario Mantovani, ndr) veniva arrestato e portato a San Vittore con gravi accuse di commistione di interessi. È necessario che almeno oggi – ha incalzato Ambrosoli – la risposta della maggioranza non si fermi, come di consueto, a dichiarazioni di frainteso garantismo, perché non è così che si tutela la eccellenza della sanità lombarda».

 

Ecco quanto si legge sul Blog di BeppeGrillo che aveva già denunciato già tempo fa:

“Quattro mesi dopo il terremoto che colpì la sanità lombarda, con l’arresto del vicepresidente della Lombardia ed ex Assessore alla Sanità Mario Mantovani, oggi negli uffici del Pirellone le forze dell’ordine hanno eseguito l’arresto per corruzione negli appalti del comparto odontoiatrico di Fabio Rizzi, braccio destro di Maroni e presidente della commissione sanità che ha portato avanti la riforma della sanità lombarda, presenta dallo stesso governatore come “una riforma epocale, che anticipa il futuro.” Un futuro di arresti e inchieste! Solo questa classe politica fondata sul principio del sistema ciellino clientelare (io faccio qualcosa per te, tu mi dai i tuoi voti e io mi tengo stretta la poltrona) non poteva non capire che una sanità che eroga palate di soldi (pubblici) ai privati avrebbe portato a questi epiloghi, come infinite volte avevamo denunciato. Le scope di Maroni hanno fallito, ora è il momento di una Lombardia a 5 Stelle. La Lega per il secondo mandato consecutivo ha tradito i suoi elettori, una terza chance non è prevista. Andate a casa!” I portavoce del M5S Lombardia