Ambiente e salute

Nuovi nomi su mafia Capitale: a cantare sulla tariffazione delle tangenti è un noto imprenditore roma

By admin

February 20, 2016

19/02/2016 – Corruzione, indagato Bonifaci, editore e noto immobiliarista. Dodici perquisizioni della Finanza, coinvolti anche l’ex capo del IX dipartimento del Campidoglio, Antonello Fatello, e altre nove indagati.

Domenico Bonifaci, l’imprenditore a capo dell’impero immobiliare, e l’ex capo della direzione «Attuazione degli strumenti urbanistici» del Campidoglio , Antonello Fatello, sono indagati con altre nove persone per concorso in corruzione nel seguito dell’inchiesta sulle tangenti per abusi edilizi e licenze che l’anno scorso in due tranche ha portato all’arresto di 43 tra funzionari, imprenditori, professionisti (architetti, ingegneri) e al sequestro di 800mila euro. I loro uffici rientrano nella dozzina di luoghi perquisiti giovedì dai finanzieri del Nucleo anticorruzione su richiesta del pm Erminio Amelio.

Soldi e altre utilità Le mazzette sarebbero state pagate nella doppia modalità dei contanti o con altre utilità. Oltre a Bonifaci, sono indagate altre sei figure apicali del suo gruppo, a cui si aggiunge un ex funzionario alle dipendenze di Fatello nello stesso dipartimento e tre professionisti che hanno firmato i progetti finiti sotto inchiesta. Ma se nei primi due capitoli dell’operazione Vitruvio la corruzione, capillare, era diffusa nel municipio XIV (ex XIX) per il sistema gestito da responsabili dell’ufficio tecnico, stavolta gli appalti sospetti potrebbero riguardare altre zone della Capitale, centro storico incluso, dove Bonifaci ha realizzato progetti per edifici di lusso ma anche residenziali. Anche l’abitazione privata del costruttore, 79 anni e da quasi venti editore del quotidiano «Il Tempo», è stata perquisita.

Gli arresti e i pentiti La prima ondata di arresti (39) è del gennaio 2015. A seguire, anche grazie alle dichiarazioni di alcuni «pentiti» la lista si è allungata. Fra i primi ad ammettere i fatti contestati, l’imprenditore Roberto Biagini che nel corso di numerosi interrogatori ha fornito nuovi nomi, altri episodi e contribuito a ricostruire una sorta di tariffario delle tangenti. In seguito alle sue rivelazioni sono finiti in carcere altri funzionari pubblici e partiti ulteriori filoni d’inchiesta, uno dei quali riguarda lavori dichiarati conclusi e mai in realtà nemmeno iniziati sia nelle scuole sia in altre strutture del XIV Municipio e abusi elencati anche in un dossier del presidente Valerio Barletta. Ultimo a finire ai domiciliari è stato lo scorso settembre l’imprenditore Andrea Dionigi, scovato dai finanzieri a Tenerife. Le tangenti dovevano «addolcire» i controlli dell’Asl nei suoi cantieri.

Da 26 anni al Campidoglio Ma l’inchiesta «Vitruvio» ha punti in contatto anche con Mafia Capitale (uno dei «vincitori» di appalti nel Municipio era la Formula sociale di Claudio Caldarelli, sodale di Salvatore Buzzi) e con quella più recente, ma non meno significativa, delle tangenti al Simu, Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana (il gruppo Martella pagava qui e là). Fatello, 55 anni, laurea in Ingegneria edile e civile, è entrato in Campidoglio nel 1990. Negli anni ha ricoperto incarichi anche alle concessioni edilizie e vanta un curriculum di benemerenze a vari livelli. Era a capo del IX dipartimento dal 2011 e fino al maggio 2012 aveva la guida delle correlate unità tecniche «permessi a costruire» e «condoni edilizi». Oggi è al dipartimento Mobilità e trasporti per la rotazione dei dirigenti dello scorso novembre. – FONTE

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