Ambiente e salute

MATERA 2019: IL GROSSO GRASSO AFFARE CLIENTELARE

By admin

February 23, 2016

22/02/2016 – La speculazione dei partiti mette le mani su “Matera 2019”, prossima a diventare la “Capitale della cultura clientelare 2019”. Nonostante non scherzasse neanche prima in quanto a cultura della spartizione!

Il M5S della Città dei Sassi è contrario alla “Fondazione Matera 2019”, perché le Fondazioni non hanno in genere bilanci trasparenti e perché non abbiamo bisogno di sperperare i finanziamenti per Matera 2019, pagando innanzitutto un triumvirato composto da un direttore e due manager di pari grado. I quali probabilmente rispondono a precise correnti interne al PD e magari costituiranno un Consiglio direttivo, che a sua volta lavorerà con un paio di società di comunicazione e inizieranno a commissionare consulenze ai soliti amici e a finanziare comitati vari, più o meno legittimati e magari sorti per l’occasione. Perché qui, in Basilicata, c’è anche l’insana abitudine di finanziare gruppi, associazioni e movimenti che sorgono la mattina per chiudersi la sera. Mentre correttamente si dovrebbero finanziare solo le associazioni presenti in un albo al quale ci si iscrive se si ha uno Statuto, se lo si rispetta, se il presidente non è nominato, ma è realmente eletto, e se fanno realmente pagare la tessera ai soci.

La stessa questione del logo, esplosa in questi giorni, è significativa dello sperpero cui andremo incontro fino al 2019: ne vogliono creare un altro con la scusa che l’attuale era valido per il titolo di Capitale europea 2019, mentre ora, dicono, ne serve uno per identificare l’evento con la Città e con la Regione. E mentre ti avvisano del nuovo sperpero pensato, a mezzo stampa, ti fanno sapere, a mo’ di bilanciamento mediatico e propagandistico, che però ridurranno le indennità dell’attuale direttore e che agiranno coi principi della spending review renziana e pittelliana.

Il M5S non si fa abbindolare da esigui tagli delle indennità di chi dirigerà la Fondazione, dato che per noi è superflua l’intera presenza della Fondazione, né crede alle promesse di spending review (sappiamo dove alla fine tolgono i fondi), divulgate con l’intento di fare intendere gestioni oculate, quando il principio di gestione dei finanziamenti pubblici per Matera 2019 mostrano già il grosso, grasso baco lucano della gestione spartitoria: litigano per le nomine e sperperano i finanziamenti con bandi inutili, come sta infatti accadendo con il logo.

Il M5S è contrario anche al ruolo di primo piano che la Regione intende assegnare all’Apt, altra struttura della quale non ne condividiamo impegni, progetti e comportamenti e che poco sa di Matera essendo da anni impegnata in costosissimi e fallimentari attrattori turistici disneyiani.

Via anche eventuali collaborazioni con società pubblico-private, quelle strutture che indebitano il Paese perché privatizzano i profitti e socializzano i debiti, ripianati con l’aumento delle bollette e delle tasse ai cittadini.

La nostra proposta per Matera 2019 è precisa: la costituzione di un’azienda speciale della Città di Matera, presieduta a costo zero dal sindaco, al cui interno entrino, a costo zero, l’assessore regionale al ramo, quello comunale di Matera, qualche rappresentante delle opposizioni e componenti della società attiva e partecipe della Città di Matera. I quali, in trasparenza e con rendiconto pubblico, coinvolgano i cittadini nelle decisioni sui progetti e sulle azioni per Matera 2019, in una prima e significativa prova di democrazia partecipata. – FONTE

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