Ambiente e salute

Unioni civili, sentenza choc: la corte costituzionale scavalca il Senato

By admin

February 24, 2016

24/02/2016 – Sì alla stepchild adoption per una coppia Usa. Sentenza choc della Corte costituzionale che, scavalcando il Parlamento, dice sì alla stepchild adoption per due donne americane sposate negli Usa e trasferitesi a Bologna che hanno chiesto il riconoscimento in Italia dell’adozione delle figlie. La Consulta dice sì alla stepchild adoption La Consulta, infatti, ha dichiarato inammissibile il ricorso sulla legittimità costituzionale sollevato dal Tribunale per i minorenni di Bologna, che era stato chiamato a riconoscere in Italia la sentenza con cui, nel 2004, negli Stati Uniti, era stata disposta l’adozione per la coppia americana. Con la bocciatura del ricorso, di fatto, i giudici della Consulta hanno aperto una via non parlamentare all’adozione da parte di coppie omosessuali, proprio alla vigilia del voto di fiducia in Senato sulla stepchild adoption contenuta nella legge Cirinnà. A chiedere il parere della Corte costituzionale è stata l’Avvocatura che, esattamente un anno fa, ha sollecitato il rigetto del ricorso in quanto il tribunale di Bologna avrebbe trascurato la norma che prevede adozioni in casi particolari citando recenti pronunce della Corte di Cassazione e anche un precedente, sempre favorevole alla stepchild adoption, della stessa Consulta. Via libera alle sentenza straniera La Consulta, invece, ha ribaltato la questione posta dall’Avvocatura, spostandola su un lato squisitamente procedurale: «Il Tribunale di Bologna ha erroneamente trattato la decisione straniera come un’ipotesi di adozione da parte di cittadini italiani di un minore straniero (cosiddetta adozione internazionale), mentre si trattava del riconoscimento di una sentenza straniera, pronunciata tra stranieri», si legge nel comunicato. Questo il motivo essenziale per cui la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso sulla stepchild adoption. La storia della coppia Le due donne, Eleonora Beck e Liz Joffe, residenti da anni in Italia, si sono sposate all’estero e hanno chiesto al tribunale di Bologna, dove vivono, il riconoscimento della sentenza americana con cui il giudice dispone l’adozione della figlia biologica di una delle due nei confronti dell’altra. I due figli sono entrambi nati con fecondazione eterologa. La Procura di Bologna aveva dato un parere negativo, sottolineando come in Italia la legislazione vigente non consenta questo tipo di adozioni e non preveda il matrimonio tra persone dello stesso sesso.- Fonte ilSecolodItalia

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