Ambiente e salute

Verdini: “Ma quali unioni civili?! Ma pensate che uno come me stia appresso ai froci?”

By admin

February 26, 2016

26/02/2016 – La spifferata di Minzolini su Verdini. Ecco cosa vuole ottenere in cambio. Lui, Denis Verdini, lo conosce molto bene. Da cronista parlamentare prima e da compagno di partito poi dentro Forza Italia, il senatore Augusto Minzolini è uno degli uomini che meglio può spiegare cosa c’è dietro l’ingresso ufficioso di Ala nella maggioranza a sostegno di Matteo Renzi. Il voto sulle unioni civili non inganni. Qualcuno tra gli ex forzisti scherza: “Stiamo facendo una battaglia per la modernità – spiega il senatore Giuseppe Ruvolo -. La facciamo in piedi, perché le poltrone sono tutte occupate”. Qualcun’altro, come Carlo Giovanardi, è sicuro: “Certi del Pd dicono che ai verdiniani non andranno in premio posti di potere ma consigli di amministrazione e municipalizzate…”.

A cosa punta Verdini – Minzolini, sul Giornale, si muove sulla stessa lunghezza d’onda riferendo una frase dello stesso Verdini: “Ma quali unioni civili?! Ma pensate che uno come me stia appresso ai froci?”. Tranchant, ma veritiero, perché il ragionamento di Denis è semplice, secondo Minzolini: “Intanto il conflitto di interessi: se passa la legge come la stanno facendo alla Camera, in Parlamento non torna più del 20% di noi. E poi c’è da modificare l’Italicum, bisogna introdurre il premio di coalizione. È questo a cui bisogna pensare. Sulle unioni civili facciano quello che vogliono. Noi stiamo tentando di dare una sponda a Renzi per evitare che sia risucchiato dalla sinistra interna…”. Minzolini poi cita anche un “protagonista del Palazzo”, anonimo, che esprime viva preoccupazione: “Siamo entrati in una nuova fase: Renzi si sta blindando in Parlamento perché non è più tollerato né in Europa, né da noi. Draghi esprime giudizi sempre più duri su di lui. Nelle parole di Visco, governatore di Bankitalia, si riflettono i giudizi negativi che vengono dalle istituzioni bancarie delle altre capitali europee”.

L’Europa lo odia – Tra legare il proprio destino alla sinistra e ai grillini oppure ad Alfano e Verdini, ragiona Minzolini, Renzi ha scelto la seconda opzione. Dunque lo scontro in Senato sul canguro è secondo Minzo una “commedia” che prova come Renzi, per la prima volta in due anni, abbia veramente “paura”. Da Ncd alla minoranza Pd, sono tutti sicuri: nessuno sopporta più il premier da Bruxelles a Strasburgo, e non solo nel Ppe. E poi c’è altra grande incognita italiana, la magistratura: “Ci hanno già provato”, scrive Minzolini riportando la dichiarazione del sottosegretario Pizzetti, “e ci riproveranno”.

Il complotto e le banche – La tesi del complotto, insomma, prende sempre più corpo. E forse anche per questo, suggerisce Minzolini, Renzi si sta muovendo per coprirsi le spalle. Dove? In Toscana, nelle banche: creare un super-polo guidato da Lorenzo Bini Smaghi gli consentirebbe da un lato di tagliar fuori i dissidenti dem, dall’altro rinsaldare il patto con Verdini. Anche per questo il governatore toscano Rossi scenderà in campo contro di lui, in quello che si preannuncia nello scontro finale tra Renzi e Pd. FONTE CONTINUA A LEGGERE

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