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Lega, l’ex tesoriere Belsito è il nuovo vicepresidente del MSI: “Io della Lega coinvolto per portare la mia esperienza”

By admin

February 28, 2016

28 FEBB 2016 – Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega Nord espulso nel 2012 per lo scandalo sui rimborsi elettorali che ha colpito la segreteria di Umberto Bossi, è il nuovo tesoriere e vicepresidente del nuovo Movimento Sociale Italiano, di cui è coordinatore nazionale Francesco Proietti Cosimi. Ad annunciarlo è il sito del partito rosorto sulle basi lasciate da quello fondato da Giorgio Almirante: Francesco Belsito “dopo una lunga riflessione ha accettato con entusiasmo l’incarico che i vertici del MSI – Destra Nazionale gli hanno proposto”. Il comunicato sottolinea le resistenze espresse da Belsito riguardo la sua nomima, una titubanza legata alla volontà di “non strumentalizzare” la vicenda che lo vede “suo malgrado innocentemente coinvolto. “Infatti tutte le fantasiose accuse che gli vengono mosse” sono, per il movimento, “surrealmente inventate di sana pianta” mentre altre sarebbero state “precostituite da chi voleva colpire Bossi passando per il tesoriere”. Belsito, precisano, nella vicenda “non ha incassato il becco di un quattrino illegalmente”. Intanto come riporta la Stampa, Belsito in vesti di Tesoriere afferma: “il mio Msi sarà diverso da tutti i partiti”.

Un’ex camicia verde che si candida a far politica sotto la fiamma del “nuovo” Msi e che – guardando a distanza gli ultimi guai in casa Lega con l’arresto di Fabio Rizzi – commenta come «la rivoluzione delle scope» intrapresa contro lui e l’allora “cerchio magico” se «non è finita» di certo a suo avviso si è inceppata. Francesco Belsito, l’ex tesoriere del Carroccio reso celebre dalle inchieste giudiziarie che hanno decretato la fine della segreteria di Umberto Bossi e oggi vicepresidente della rifondazione missina, spiega così i progetti futuri e rivendica la buona amministrazione del passato. Belsito, che cosa ci fa l’ex tesoriere del Carroccio nel “nuovo” Msi di Cannizzaro e Proietti? «È un progetto che viene discusso da tempo con il presidente Cannizzaro e Proietti: mettere in piedi qualcosa di diverso dagli altri soggetti politici. Fare ciò con un soggetto politico, poi, che ha una storia molto importante, che qualcuno – con il congresso di Fiuggi – ha deciso di sospendere, parcheggiando il Msi. Mi hanno chiesto di partecipare, portando la mia esperienza». Dopo gli scandali e le inchieste che l’hanno vista coinvolta come le è venuto in mente di ritornare ad avere a che fare con la politica? «Mi sono stancato della politica per gli episodi negativi sui quali aspetto che i giudici facciano chiarezza. La mia posizione è sempre stata interpretata in maniera non veritiera. So di aver lasciato la Lega Nord in una posizione economica con 42 milioni di saldo: cosa che non è mai stata riportata. Il motivo per cui sono rientrato nella scena politica? Questo progetto mi ha realmente colpito». Come? «Vogliamo aiutare le piccole e medie imprese, rilanciare il sistema dell’accesso al credito. Intendiamo sostenere quegli italiani che non arrivano a fine mese». Lo dicono un po’ tutti a destra. «Aggiungo un’idea. Riabilitiamo i “protestati”. Sono 14 milioni e sono “marchiati”. Riabilitiamoli per far ripartire l’economia». Capitolo Lega. L’arresto in Lombardia del leghista Fabio Rizzi come lo commenta? «È un fatto che colpisce la Lega all’interno. Attenzione: è un mondo che non mi appartiene più. L’unica cosa che mi dispiace, però, è il fatto che davanti a persone che hanno sbagliato oggi il movimento arriva in loro difesa. Quando successe il caso delle scope a Bergamo tutti si scagliarono contro di me senza darci la possibilità di spiegazione». Sta dicendo di essere stato un capro espiatorio? «L’ho sempre sostenuto e con me tanti altri. Purtroppo non ho avuto mai un confronto con i miei dirigenti. A priori è stato deciso che non dovevamo più fare parte della Lega. E pensare che nel mio mandato non ho mai fatto investimenti perdendo capitale. Lo posso dimostrare». Rosy Mauro, l’altra grande esclusa, ha commentato le vicende relative al dirigente del Carroccio dicendo che «hanno tradito i valori della Lega». «Lo condivido. Se i valori della Lega sono quelli della purezza e della trasparenza…. Non si può parlar male di una classe dirigente perché faceva parte del passato, per poi scoprire che ci sono altri dirigenti oggetto di guai giudiziari». Insomma, “la rivoluzione delle ramazze” è finita? «Non lo so. Sicuramente la vicenda di Rizzi ha riaperto una fase dove la battuta sulla “pulizia” riemerge». Una curiosità: investirà i soldi del suo nuovo partito come ha fatto con quelli della Lega? «Sfatiamo l’arcano: non c’è alcuna risorsa. Non ci sono soldi nel Msi. Non mi pongo neanche l’ipotesi, non penso ad alcun investimento finanziario extra. Con le poche risorse faremo solo attività politica». La Lega Nord nella corsa al Campidoglio ha una nuova alleata: Marion Le Pen, 26 anni nipote del «patriarca» Jean-Marie Le Pen, sarà il 15 marzo a Roma con Matteo Salvini per lanciare la campagna della Lega Nord nella corsa al Campidoglio. Quale sia il valore, in termini di consensi romani, di questa adesione appare difficile da definire. Certo si rafforza l’asse Lega-Front National. – Lastampa del 21/01/2016 Intervista di A. Rapisarda

Intanto la Procura di Genova il 13 gennaio di quest’anno ha disposto il sequestro di beni mobili e immobili di sua proprietà. Secondo le indagini il neovicepresidente dell’Msi, ha sottratto al fisco importi per oltre 7,5 milioni derivanti dall’appropriazione indebita, nel biennio 2011-2012, di somme prese dalle casse del partito. Questo, secondo la denuncia dell’Agenzia delle Entrate, avrebbe portato un sostanziale incremento del patrimonio di Belsito che doveva essere sottoposto a tassazione.

Un anno dopo la fine della sua parabola politica, invece, l’ex tesoriere genovese era stato arrestato dai pm di Reggio Calabria con l’accusa di appropriazione indebita, riciclaggio, truffa e false fatturazioni.“Con la politica ho chiuso” aveva dichiarato a marzo dello scorso anno e a ilfattoquotidiano.it aveva detto: “Quel passato per me è chiuso. A me interessa che i giudici facciano chiarezza e accertino la verità. Il mio presente è qui, alla cassa o al banco di questo bar”. Accantonata la carriera politica Belsito si era infatti dedicato alla gestione del cafè Balilla di Genova, di cui è uno dei titolari. Prima del ritorno annunciato oggi. FONTE

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