Ambiente e salute

TRUFFA, POSTELEAKS, M5S: “IL MINISTERO CONFERMA: SAPEVA TUTTO E NON HA FATTO NIENTE”

By admin

March 12, 2016

Roma, 11/03/2016 – «È incredibile quanto il ministero dello Sviluppo economico, con il sottosegretario Antonello Giacomelli, ci ha confermato oggi in Aula: il Mise sapeva dello scandalo Posteleaks da almeno due anni e non ha fatto nulla. Non ha mai nemmeno ritenuto di rispondere alle interrogazioni e alle richieste diaudizioni che il M5S ha ripetutamente avanzato»: è il commento della portavoce M5S in Commissione Trasporti e Comunicazioni Arianna Spessotto che questa mattina ha presentato un’interpellanza urgente alla Camera dei Deputati.

«Abbiamo chiesto al Mise perché, pur essendo al corrente da anni della truffa di Poste al sistema di qualità del servizio ai danni dei cittadini, non abbia denunciato tutto alle autorità competenti, per accertare le responsabilità del caso e individuare i funzionari coinvolti, e abbia invece preferito osservare un imbarazzante silenzio su un vero e proprio sistema teso a truffare sistematicamente le casse pubbliche. Come se non bastasse, lo scandalo sembra non finire qui, visto che, stando alle ultime notizie di cronaca, ci sarebbero gravi anomalie anche nel recapito della posta massiva, riservata alle grandi aziende e agli uffici della Pubblica Amministrazione. Il ministero si è mosso solo a maggio 2015 dopo l’inchiesta del Fatto Quotidiano che tra l’altro andava avanti già da tempo. In quel periodo è emerso come tra il 2006 e il 2010 Poste italiane fosse a conoscenza, grazie a una sorta di servizio di spionaggio, dei nomi degli addetti al controllo del servizio di qualità, proprio quel servizio che permette a Poste di mantenere il servizio universale e che garantisce un contributo annuale da parte dello Stato di circa 300 milioni di euro. Quegli impiegati erano addirittura schedati, monitorati e trasmessi internamente attraverso un archivio di oltre 10mila mail. E invece questi nomi dovrebbero essere segreti, proprio per garantirel’imparzialità del controllo qualità. Insomma una truffa ai danni dello Stato e di tutti i cittadini».

E il ministero cosa faceva nel frattempo? Nulla.

«Giacomelli in Aula ci ha detto solo che sono in atto indagini da parte di Agcom e della magistratura, e questo lo sapevamo già, e che entro l’inizio di marzo saranno resi noti i primi risultati di un’indagine interna a Poste italiane. Ben poca roba, rispetto alla gravità dei fatti e alcoinvolgimento diretto del Ministero. Oggi a essere messa in discussione non è soltanto la credibilità del servizio universale di Poste e dell’azienda stessa, ma anche quella del ministero che ha taciuto su uno scandalo di talidimensioni».

E non finisce qui. Il M5S continuerà a vigilare sulla vicenda Posteleaks ma sta anche cercando di fare chiarezza su altri aspetti oscuri che riguardano sempre Poste. «Ci stiamo occupando dell’appalto per l’affidamento della gestione dei centri di meccanizzazione postale – conclude Arianna Spessotto – E abbiamo in mano un dossier molto interessante». FONTE

CONTINUA A LEGGERE

Sguici anche sulla nostra pagina FB: Facebook  Se vuoi, puoi inviarci video, notizie o semplicemente scriverci attraverso un messaggio sulla nostra pagina Facebook, gli articoli saranno pubblicati solamente dopo poche  ore dal tuo invio!  Se ti è piaciuto l’articolo riportato, condividilo o lascia un commento, e facci sapere cosa ne pensi!  Continuate a navigare nel sito, attraverso le varie categorie o gli articoli correlati.