Abruzzo

PROBLEMI CON EQUITALIA?

By andrea fisco

April 08, 2016

 PROBLEMI CON EQUITALIA ?

 IO URLO IL VOSTRO SILENZIO

E VI CHIEDO DI LEGGERE / CONDIVIDERE / DIFFONDERE  L’URLO CHE TRASMETTO ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE ED EQUITALIA PERCHE’  ………

STANNO  DISTRUGGENDO IL PAESE

Nel mese di agosto è stata  presentata questa denuncia al Presidente della Repubblica (racc. 145734371684), al Governo (racc. 145734370876), alla Corte dei Conti (racc. 145734370888) e all’Autorità anticorruzione (racc. 145734370899) senza ottenere alcuna risposta.

Ma chi sono davvero i rappresentanti dello Stato ? 

L’Agenzia delle Entrate sta perseguitando le piccole e medie imprese (pilastro dell’economia e dell’occupazione!), provocando danni enormi all’ economia, praticando una gigantesca estorsione, favorendo la corruzione su centinaia di miliardi di euro e violando leggi e costituzione, affossando la giustizia.

La Storia insegna che quando lo Stato viola i suoi stessi principi costituzionali, le conseguenze sono devastanti e quanto dannosa sia un’ amministrazione pubblica così’ potente, per il paese. Più potente è, più danni procura.

Questi i fatti :  INDISCUTIBILI !

1.  PERSECUZIONE DELLE PMI –  VIOLAZIONE PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA

L’Agenzia “accerta” arbitrariamente su “ presunzioni “ 100 miliardi l’anno tra maggiori imposte, sanzioni, interessi e aggi a seguito della notifica di centinaia di migliaia di “avvisi” per il 90% a carico dei piccoli e medi imprenditori e dei loro familiari, molte volte perfino a “tappeto”, nonostante altre categorie incassino in un’ora quello che un artigiano guadagna in una settimana. E ciò non per il “numero” dei piccoli imprenditori (effettivamente tanti)!

Il paese pullula di DIPENDENTI privati e pubblici percipienti fuori-busta o “doppio-lavoristi” senza che nessuno si sogni di controllarli. Alla stregua del popolo delle partite Iva, la capacità contributiva (art. 53 Cost.) di questi ultimi non è certamente tale da giustificare massicci accertamenti contro di loro.

Il lavoratore (dipendente o autonomo) ha infatti diritto a una retribuzione (bianca o nera) proporzionata alla quantità e qualità (comprensiva dei rischi) del suo lavoro (art. 36 Cost.).

I piccoli e medi imprenditori, poi, lavorano molto di più e si assentano (per ferie, malattia, maternità, assistenza familiari ecc. ecc.) molto di meno rispetto alle altre categorie.

In realtà il fisco accerta le piccole imprese perché facilmente controllabili in base ai costi (mentre gli accertamenti devono essere non più “facili” ma più giusti). Con la conseguenza che le imprese vengono doppiamente colpite: dai costi (oramai insopportabili, a fronte di ricavi aleatori e schiacciati dalla concorrenza sleale estera) e dagli accertamenti fiscali.

L’Agenzia si guarda bene invece dall’accertare “a tappeto” gli “anti-economici” e faraonici, compensi dati dalle “aziende” pubbliche (costantemente in perdita), all’esercito di amministratori, dirigenti e consulenti raccomandati e/o imposti dalla politica.

2.  VIOLAZIONE

 PRINCIPIO DI  CAPACITÀ  CONTRIBUTIVA   (ART. 53 COST.)

Dotata di strumenti talmente invasivi (banche-dati, indagini finanziarie, misure cautelari ecc.) da incidere fino all’ultimo euro e dalla Cassazione di poter aggredire  anche i soci delle società a “ristretta base” (quasi tutte quelle italiane), a causa dell’Agenzia delle Entrate, in Italia è stata cosi’ abolita di fatto, la Responsabilità Limitata, uno dei pilastri dell’economia mondiale!

Nonostante lo Stato gli dia tali enormi mezzi, l’Agenzia non gli rende neanche l’ UNO per CENTO degli “ accertamenti “! ; infatti il suo organo di riscossione Equitalia, sconfessa la falsità delle sue pretese di esigibilità, arrivate ad oltre un migliaio di Miliardi di infondati addebiti gonfiati, incassandone, in modo molto discutibile, a malapena 7- 8  all’ anno !

E’ la prova che la presunta capacità contributiva “emersa ” dai maggiori imponibili accertati, semplicemente non esiste, altrimenti, con così forti poteri e facoltà e l’ enorme dispendio di uomini, mezzi e strumenti, si sarebbe trasformata in danaro o beni.

E che l’Agenzia delle Entrate viola sistematicamente lo stesso principale fondamento del suo operato, ovvero il principio di “capacità contributiva” ..

E’ ovvio per chiunque, tranne per l’ Agenzia, che (a differenza di altri soggetti), gli imprenditori evadono per far quadrare i conti, retribuire i dipendenti, acquistare macchinari ecc. E che è impossibile rubare utili o ricchezze inesistenti.

L’Agenzia sa bene invece, che gran parte dei “ maggiori imponibili”, sono falsi , come nel caso da noi denunciato al Sole 24 Ore del reddito professionale di oltre 20 milioni in due anni “accertato” a carico di un anziano malato.

Oltreché violazione del principio di “indisponibilità dell’obbligazione tributaria ”, ciò costituisce falso in atto pubblico.

 3. DANNI,

ALLA NAZIONE, PROVOCATI DAL CONTENZIOSO FISCALE

Tutti gli accertamenti “presuntivi” vengono contestati davanti ai giudici tributari che ne annullano circa la META’ ( pur avendo interesse morale (come servitori dello Stato) e materiale (come beneficiari delle pubbliche entrate) a confermarli.

L’Agenzia delle Entrate mira al 60% di vittorie (come se un’azienda, cui si vanta di assomigliare , puntasse a sbagliare “solo” il 40% dei propri prodotti!), fregandosene che il 50% di vittorie o di sconfitte è un’inevitabile conseguenza statistica del fatto che gli accertamenti (discutibili, opinabili e presuntivi) sono troppi e troppo infondati.

Il “mondo accademico ” ( e professionale, sindacale , C.A.F. ecc. ) tace, perché ci lucra anch’ esso :

Infatti ai cittadini colpiti, queste vessazioni costano per difendersi, almeno il 20% del valore delle cause :

20 Miliardi di spese ogni 100 di accertamenti, ogni anno se ne va in parcelle, giornate di lavoro perse, distrazione mentale, stress, svendite e prestiti per farvi fronte ecc. , oltre a malattie, depressione, fallimenti, suicidi ecc.

Per la collettività, il costo dei contenziosi dell’Agenzia e delle sue migliaia di funzionari, addetti, avvocati, è 10 volte superiore ai risultati della sua finta “lotta all’evasione”,

ma è un fallimento voluto : comodo a parassiti ed avvoltoi Infatti, in realtà è solo un abominevole trasferimento di gigantesche risorse, dall’economia reale del lavoro a quella virtuale (e di carta), del mondo professionale;

Dai beni strumentali dell’occupazione in produzione, ai “Rolex d’oro” per la dannosità fallimentare dei colletti bianchi : è anche per questo che l’ Italia è il paese con più avvocati  (e la peggiore burocrazia) del mondo  intero !

4. AFFOSSAMENTO DELLA GIUSTIZIA

In Cassazione arrivano 50.000 cause all’ anno, provenienti dal paese più litigioso d’Europa (e con intere regioni in mano alla criminalità organizzata), da una valanga di ricorsi sulle questioni più varie: cause di lavoro (ben 25% del totale), rapine, violenze, omicidi (più o meno colposi o tentati), minacce, lesioni, incidenti stradali e non, furti, truffe, corruzioni, ingiurie, diffamazioni, inquinamento, liti tra aziende, vicini e condomini, contro le amministrazioni in generale, ecc..

In proporzione, di questa assurda enormità, le liti promosse da un’amministrazione pubblica seria, tenuta (a differenza dei cittadini), al principio del Buon andamento, non dovrebbero superare il 2-3 % .

Invece i ricorsi fiscali in Cassazione, a cura dell’Agenzia delle Entrate (che si vanta di vincere di più in tale sede), arrivano a ben il 50% del totale !

META’ impegno di un organo tenuto a dirimere i mali e le ingiustizie del Paese….perde tempo a tormentare per anni, piccoli e medi imprenditori, che tentano ad arrivare a fine mese pagando i dipendenti!

Oltre alle responsabilità della stessa Cassazione, l’Agenzia delle Entrate sta quindi affossando, con l’economia, anche la giustizia .


5.  GIGANTESCA ESTORSIONE IN CORSO

 Per sua stessa ammissione scritta, le intimazioni  agli utenti vessati, con  avvertimenti intimidatori di pagare subito e che altrimenti, se “non aderiscono ”, rischiano “altri controlli ” (anche a carico dei familiari), con “promesse ” che, in caso contrario, possono “star tranquilli per qualche anno ” , sono espressioni comportamentali che << rientrano nella normale dialettica fisco-contribuente  >> !

 E infatti, ogni 8 miliardi di incasso ( quasi ) reale, da questa falsa “lotta all’evasione ”, ben 5 sono pagamenti estorti con richieste 10 volte più alte e con definizioni, curate ad arte, dagli stessi funzionari che hanno eseguito l’accertamento !

Per giunta, la tangente :

dal 5 al 10 % sul “risparmiato ”, che i professionisti spesso pretendono dai malcapitati contribuenti !

6. INCENTIVO ALLA CORRUZIONE

L’Agenzia delle Entrate “regala”, ogni anno, a una ristretta cerchia di persone, il potere di iniziare, gestire, modificare, trattare e/o decidere, accertamenti discrezionali e arbitrari, per decine di miliardi !

E la corruzione (anche delle menti e delle abitudini) è notoriamente favorita dal potere discrezionale, figuriamoci da quello arbitrario !

Si noti che il personale dell’Agenzia, è diviso in dipendenti di “serie A” (controllo) e di “serie B” (servizi al contribuente) nonostante, lo stesso Statuto dell’ente metta in primo piano quest’ultima “missione ”…

7. I TENTATIVI (INUTILI) DI CAMBIARE

 La situazione non è certo migliorata con l’introduzione, nel 2004-2005, dei famigerati “obiettivi monetari” in violazione dell’obbligo di astensione previsto dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (oltreché dell’art. 97 della Costituzione) contro cui ci siamo battuti, prima da soli nel 2007 , poi con il sostegno indiretto dei Commercialisti di Milano nel 2010 e infine con quello del sottosegretario Zanetti.

È come se i giudici venissero retribuiti in base agli anni inflitti; o i Carabinieri premiati in base ai proiettili sparati o ai “malviventi” feriti: le aziende vengono pur ferite e spesso uccise da accertamenti infondati!

Per limitare i danni basterebbe che l’Agenzia applicasse il principio “In dubio pro reo” rettificando gli imponibili solo con la sicurezza al 100 %  delle proprie ragioni .

Lo abbiamo proposto, per anni (inutilmente), in base al D.Lgs 80/98 che prevede, quale compito principale dei dirigenti pubblici, non l’organizzazione degli uffici (che, ridotti come sono, vanno avanti da soli) ma “la formulazione di proposte” in favore dell’ente.

Il paese si sta impoverendo; la fame (di giustizia) aguzza l’ingegno; i cambiamenti partono dal basso (principio democratico); tale disposizione avrebbe rivoluzionato una pubblica amministrazione notoriamente ostile ai cambiamenti (vedasi altro articolo interessante in calce) .

Come volevasi dimostrare non è mai stata applicata; men che meno dall’Agenzia che, presa da “obiettivi ” di ogni genere (alcuni, come quello di indurre i contribuenti a versare denaro a enti di beneficenza, perfino illegali), non ha mai assegnato ai dirigenti, il principale compito previsto dalla legge! Peggio, lo ha relegato addirittura in secondo piano nel proprio Statuto !

8FUGA DEGLI IMPRENDITORI DALL’IMPRESA E DAL PAESE

Non bastasse, l’Agenzia tratta i piccoli e medi imprenditori, cui capita di non rilasciare qualche ricevuta o scontrino, cioè quasi tutti, da “vermi intestinali ” e “parassiti ”. Così sono indotti a lasciare l’impresa o il paese; che va in rovina.

Sia al Sud dove l’economia si sta estinguendo (anche a causa della criminalità e della corruzione), che al Nord, dove sta per accadere altrettanto, alle estorsioni malavitose, si è aggiunta quella sistematica dell’ Agenzia delle Entrate.       Con esiti drammatici e perfino tragici. Il tutto per un enclave  economicidiaria  di  burocrati e nemici del lavoro.

Nel mese di agosto 2015  è stata trasmessa presentato questa denuncia al Presidente della Repubblica (racc. 145734371684), al Governo (racc. 145734370876), alla Corte dei Conti (racc. 145734370888) e all’Autorità anticorruzione (racc. 145734370899) senza ottenere alcuna risposta. 

Ma costoro  vi rappresentano per davvero ?

 CITTADINI, IMPARATE A DIFENDERVI

 DIFESA DA EQUITALIA

 IO AFFERMO CHE PER DIFENDERSI BISOGNA  SMETTERE DI PAGARE , SE PAGARE SI DEVE PRIMA BISOGNA CONTROLLARE.

 RICHIEDETE IL VOSTRO ESTRATTO DI RUOLO E TRASMETTETELO A :   info@avvocatoinfamiglia.com

 LA MIGLIOR DIFESA E’ LA CONSCENZA . !

                                                                                                          LA PRESIDENZA PROTEMPORE  ANDREA FISCO

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