Ambiente e salute

Sicilia, il bluff di Renzi: inaugura il viadotto che non è stato toccato

By admin

May 01, 2016

30/04/2016 – In principio è stato il toto-inaugurazione, visto che quel misterioso viadotto Palermo-Caltanissetta, del quale il governo aveva annunciato l’inaugurazione in pompa magna con Matteo Renzi e Graziano Delrio in tandem, non era esattamente identificabile.

Poi si è passati all’ironia, feroce. Sì, perché un conto è inaugurare una grande opera realizzata ex novo con tanto di premier e ministro, altro, decisamente altro, è riaprire, semplicemente, un viadotto che esiste da quando esiste l’autostrada e sul quale non è stato fatto alcun lavoro. Un viadotto che è stato chiuso in via precauzionale un anno fa dopo che il viadotto gemello in direzione Catania si era «abbassato» causa frana e piloni danneggiati. E proprio riaprire il viadotto Himera sulla A19 Palermo Catania (in direzione Palermo), viadotto sul quale nulla il governo ha fatto se non verifiche, peraltro tardive, è quello che farà oggi Renzi accompagnato da Delrio.

«Sembra Totòtruffa, Totò che vende la Fontana di Trevi – ironizza feroce il commissario di Forza Italia in Sicilia ed ex ministro Gianfranco Miccichè – è un autentico autogol. Delrio ha fatto chiudere per sbaglio quel viadotto. Le verifiche sulla stabilità sono state tardive e sono durate oltre un anno. Adesso si sono resi conto di avere sbagliato, e che fanno invece di chiedere scusa? Ma credono davvero che i siciliani siano scemi e disponibili a farsi prendere in giro?».

In effetti la riapertura con squilli di tromba e rullo di tamburi di questo tratto autostradale spacciandolo per inaugurazione suona un po’ beffa, soprattutto per i siciliani costretti per mesi a deviazioni e disagi indegni di un paese civile. Un anno fa, quando ad aprile la frana – che peraltro, senza interventi, andava avanti da dieci anni – ha abbattuto un paio di piloni, troncando di fatto il collegamento autostradale tra Palermo e Catania e spezzando in due la Sicilia, era stato proprio Delrio, accorso per un sopralluogo, ad annunciare: «Bisogna demolire le due carreggiate e non una sola come si ipotizzava inizialmente». Falso. Subito gli esperti segnalarono che il viadotto in direzione Palermo non aveva subito danni e che, fatte le verifiche, poteva essere riaperto. Ma non furono ascoltati. In pompa magna, quasi come oggi, a ottobre Delrio inaugurò la «bretella» costruita in un paio di mesi necessaria per interrompere quell’avventura degna di Indiana Jones che era, da Palermo, raggiungere Caltanissetta e quindi Catania. Solo dopo le verifiche sono state fatte sul serio. E adesso, a conclusione, dall’Anas è arrivata la conferma: quel viadotto può essere riaperto. E sarà riaperto oggi, da Renzi e Delrio. «All’inizio – racconta ancora Miccichè – non capivo. Conosco bene lo stato delle strade siciliane, e non capivo quale mai fosse questa strada inaugurabile. E avevo ragione. Cercano di spacciare per inaugurazione la riapertura di una strada che c’è già e che proprio Delrio ha fatto chiudere per un errore colossale. Bastavano i controlli fatti subito e mezzo chilometro di intersezione e si sarebbero evitati mesi e mesi di disagi per i siciliani. Siamo stati per un anno in queste condizioni, e adesso usano la riapertura della strada per fare una buffonata, uno spot elettorale per lanciare la candidatura di Faraone (il sottosegretario Davide Faraone, palermitano, plenipotenziario di Renzi in Sicilia, ndr) a presidente della Regione. Ridicoli. Forse – aggiunge Micciché – Renzi ha sentito quel che ha detto Berlusconi nel marzo scorso, quando a Palermo ha ricordato tutte le grandi opere realizzate da noi al governo – dalla Palermo-Messina completata dopo anni alla condotta idrica di Palermo, dalla Catania-Siracusa alla funivia Erice-Trapani – e per invidia, visto che il suo governo non ha fatto nulla, s’è inventato la falsa inaugurazione».

Non è solo Forza Italia a gridare allo scandalo per lo show organizzato oggi dal governo. Protestano anche i Cinque stelle. E critico è anche l’ordine degli Ingegneri di Palermo, che sia pure con toni soft, ricorda che il viadotto poteva essere riaperto 11 mesi fa. E sottolinea che servirebbe fare qualcosa di più per mettere in sicurezza la frana e scongiurare ulteriori danni. Altro che inaugurazione della strada che c’è già. FONTE CONTINUA A LEGGERE

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