Ambiente e salute

Corruzione: Francesco Cascio, coordinatore NCD, condannato a due anni e otto mesi

By admin

October 21, 2016

22/10/2016 – Due anni e otto mesi di reclusione per il deputato dell’Ars e coordinatore regionale del Nuovo centro destra Francesco Cascio. Il gup di Palermo oggi pochi minuti dopo mezzogiorno lo ha condannato nel processo, con rito abbreviato, per la corruzione nella vicenda della realizzazione di campi da golf all’interno di un resort a Collesano con fondi europei.

Il giudice ha accolto in pieno la tesi dell’accusa, i pubblici ministeri Paolo Guido, Gaspare Spedale e Gery Ferrara, secondo cui Cascio, all’epoca dei fatti esponente di Forza Italia ed assessore regionale al Turismo, avrebbe fatto ottenere il finanziamento europeo di sei milioni di euro alla società titolare del resort pur in assenza di requisiti. I beneficiari sarebbero stati gli imprenditori Giuseppe e Gianluigi Lapis, padre e figlio, titolari della Ecotecna srl, che costruì il Golf Club Le Madonie. Un finanziamento “illegittimo” che avrebbe avuto come contropartita la fornitura di “lavori e servizi” dalla stessa società per la costruzione di una villa a Collesano (Palermo) di proprietà di Cascio.

Secondo l’accusa Cascio avrebbe ricevuto in cambio 5.200 euro corrisposti da Ecotecna per la stipula dell’atto preliminare di vendita del terreno. Oltre al denaro, di cui Cascio ha sempre ribadito “di non sapere nulla”, il deputato di Ncd avrebbe goduto della realizzazione delle opere di sbancamento e movimento terra e di altri lavori durante la realizzazione della villa, del riconoscimento a titolo gratuito a Cascio e alla moglie dello status di soci onorari del golf club. Tutti benefit pagati dalla Ecotecna.

I fatti contestati risalgono tra il 2002 e il 2010. Cascio avrebbe agito “in concorso” con altri due ex dirigenti regionali, Agostino Porretto e Aldo Greco, che hanno scelto il rito ordinario e sono stati rinviati a giudizio e il processo comincerà il 6 marzo prossimo.

Che fine fanno gli Agrumi della Sicilia?

La condanna, seppur in primo grado, complica dal punto di vista politico un’eventuale ricandidatura alle prossime elezioni regionali del coordinatore regionale di Ncd. Cascio ha più volte sottolineato che avrebbe deciso se candidarsi o meno dopo l’esito della sentenza. Ieri al momento della lettura Cascio è stato colto da un leggero malore in aula. Soccorso dal suo legale, l’avvocato Enrico Sanseverino, si è ripreso dopo pochi minuti. Oltre alla condanna per corruzione Cascio è indagato anche nell’inchiesta sulla compravendita di voti con pacchi di pasta e latte che la procura generale si è avocata nei mesi scorsi.

L’ex presidente dell’Assemblea regionale Siciliana Francesco Cascio, dopo la condanna a due anni e otto mesi per corruzione, verrà sospeso da deputato Ars, così come prevede la “legge Severino”. Al suo posto subentrerà Giuseppe Di Maggio, che si era candidato con il Pdl. A questo punto, dato che la legislatura terminerà nell’ottobre 2017, Cascio non tornerà più a sedere sugli scranni di Palazzo dei Normanni. FONTE

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