26/10/2016 – Clamorosa proposta proveniente dalla Germania: il Consiglio federale ha proposto la messa al bando di tutti i veicoli alimentati con carburanti tradizionali (benzina e diesel) entro il 2030.
Le auto a benzina ed a diesel potrebbero essere vietate in Germania entro il 2030. La notizia ha del clamoroso, ma fa parte di un piano a lungo termine orchestrato dal Governo tedesco per rinnovare l’industria automobilistica ed abbracciare le energie rinnovabili annunciato già nel 2015.
L’anno scorso infatti Rainer Baake, viceministro dell’Economia, aveva predetto una “drastica riduzione” della circolazione di veicoli alimentati con motori a benzina o a diesel nel Paese, per conseguire l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 e favorire l’uso di automobili ad emissioni zero.
Se molti critici di Baake hanno bollato questa suggestione come “impossibile“, d’altra parte sembra che i tedeschi – come di consueto – facciano davvero sul serio. Tant’è che in questi giorni ha fatto scalpore l’annunco di una proposta di legge annunciata dal Consiglio federale tedesco che, se dovesse venire approvata, renderebbe obbligatoria la messa al bando dei motori a combustibili fossili entro il 2030.
Il processo dovrebbe avvenire a tappe, con il Governo tedesco che ritiene di poter eliminare le emissioni quantificando il “risparmio” di CO2 rilasciata nell’atmosfera in 10 tonnellate entro i prossimi 5 anni. Un progetto non da poco, ma che potrebbe presto fare scuola vista la corsa ai carburanti alternativi esplosa negli ultimi anni. Già quest’anno d’altronde un provvedimento voluto dal Cancelliere Angela Merkel ha promosso incentivi per l’acquisto di automobili elettriche, cosa che dovrebbe portare – stando alle stime del Ministero dell’Ambiente – ad incrementare la vendita di auto alimentate ad elettricità fino a raggiungere la soglia delle 500.000 unità entro il 2020.
Tuttavia la proposta di messa al bando dei veicoli a motore diesel e benzina, anche qualora approvata dal Governo tedesco, dovrebbe comunque riscoutere il “sì” anche di Bruxelles prima di diventare effettiva. Si dovrebbe trattare comunque di una formalità nel caso, visto il peso politico che la Germania può vantare all’interno dell’Unione Europea. – FONTE
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