Curiosità

Referendum, vince il No. Renzi si dimette: “La prima poltrona a saltare è la Mia”

By admin

December 05, 2016

ROMA 05/12/2016 – Vince il No al referendum costituzionale e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, annuncia le dimissioni: “Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta. Volevo ridurre il numero delle poltrone: la poltrona che salta è la mia”. Visibilmente emozionato durante la conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi intorno a mezzanotte, il premier ha fatto quello che aveva annunciato all’inizio della campagna elettorale, in caso di vittoria del No: “Domani pomeriggio convocherò il cdm, ringrazierò i miei colelghi e salirò al Quirinale, dove consegnerò le dimissioni nelle mani del presidente Mattarella”, ha detto, ringraziando quanti hanno lavorato perché le riforme andassero avanto e sotto lo sguardo della moglie Agnese, in sala per accompagnarlo, come ha spesso fatto nei momenti più importanti del suo mandato. E poco prima di incontrate la stampa, Renzi ha telefonato al presidente della Repubblica.

“È stata una festa in un contesto in cui tanti cittadini si sono avvicinati alla Carta costituzionali. Sono fiero ed orgoglioso della possibilità che il Parlamento ha dato ai cittadini. Il No ha vinto in modo straordinariamente netto”, ha detto il premier. “Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta. Chi lotta per un’idea non può perdere – ha aggiunto-. Voi non avete perso, sentitevi soddisfatti per il vostro lavoro. Vorrei che foste fieri di voi stessi”. Renzi ha proseguito: “Si può perdere un referendum, ma non si può perdere il buon umore. Io ho perso, in Italia non perde mai nessuno. Io non sono così: ho perso. Non sono riuscito a portarvi alla vittoria”. E, sottolineando ancora una volta di non essere mai stato attaccato alla poltrona, prosegue: “L’esperienza del mio governo finisce qui”. Poi prosegue: “Qui in questa sala saluterò il mio successore, chiunque egli sarà, e gli consegnerò la campanella e il dossier delle cose che restano da fare”.

 

Il verdetto delle urne. No nettamente avanti negli exit poll del . In base al quarto exit poll, elaborato ponderando anche i primi dati dello spoglio, di Ipr Marketing-Istituto Piepoli per la Rai, il Sì è al 40-42% ed il No al 58-60%. In base alla seconda proiezione Emg per La7 sul referendum, con copertura al 38%, il Sì si attesta al 40,5% e il No al 59,5%. In base al terzo exit poll Tecné per Mediaset sul referendum, il Sì è al 40-44%%, il No è al 56-60%.

Le reazioni. Immediate le reazioni: il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, esulta: “Una giornata di liberazione nazionale. Renzi lascia un Paese diviso” ha detto.

“Evviva! Ha vinto la democrazia”, scrive sul suo blog, Beppe Grillo, in un post a sua firma. E aggiunge: “Questo voto ha due conseguenze: Addio Renzi, e gli italiani devono essere chiamati al voto al più presto”.

Il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini annuncia: “Noi come Pd convocheremo gli organi di partito entro pochi giorni, già martedì la Direzione, per le valutazioni dell’esito del voto referendario e per le iniziative da assumere”.

Tanti al voto. Il voto di oggi ha visto un’affluenza altissima, quasi al 70%, ma anche l’esplosione del caso delle matite cancellabili, che ha scatenato una vera e propria psicosi in tutto il Paese.

Psicosi matite. In tanti, preoccupati della possibilità che la preferenza espressa potesse essere in qualche modo sabotata, si sono presentati al seggio armati di biro. FONTE

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