Cultura

Roma, Ordinanza ANTI BOTTI Virginia Raggi INVALIDATA

By admin

December 26, 2016

26/12/2016 – Con Circolare del Ministero dell’Interno (in allegato) – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Direzione Centrale per gli Uffici Territoriali del Governo e per le Autonomie Locali, l’ordinanza “ANTI BOTTI” emanata dalla Sindaca di Roma, Virginia Raggi, si rende di fatto NULLA. Dal documento in questione si evince che l’organo di sorveglianza è il Prefetto, dal quale il Sindaco dipende.

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I Prefetti hanno l’obbligo di far sì che il libero mercato dei prodotti pirotecnici (avente marcatura CE ) non venga in alcun modo ostacolato anche in merito al regime sanzionatorio che la Comunità Europea applica per chiunque viola tali principi di libero mercato.

Le Prefetture di tutta Italia hanno già richiamato e ammonito numerosi Sindaci per il caos generato dalle ordinanze emesse in passato perché non conformi alla normativa vigente e al di fuori dei loro ambiti di competenze.

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Nella circolare ministeriale viene chiarita l’impossibilità di appellarsi all’art. 54 Tuel “Ordinanze Contingibili e Urgenti”, considerando il Capodanno come una tradizione centenaria e non un evento improvviso capace di creare seri pericoli e problemi di ordine pubblico.

L’ordinanza, nel modo in cui è stata formulata, crea un’enorme confusione sulle tipologie di artifici pirotecnici e un danno economico e d’immagine solo al settore legale, favorendo immancabilmente la vendita abusiva di prodotti illegali (privi di ogni requisito di sicurezza, i soli che provocano danni a persone, animali e cose), anziché incrementare un’azione mirata al controllo e alla soppressione di fenomeni di abusivismo.

Travaglio difende la Raggi e sbugiarda Orfini in modo epico

Le paventate problematiche segnalate dalle associazioni animaliste sono prive di alcun fondamento e soprattutto nulla hanno a che vedere con il settore legalizzato della pirotecnica, l’unico colpito e messo in ginocchio dalle suddette ordinanze.

I veri botti protagonisti delle proteste sono già illegali e nulla hanno a che fare con i giochi pirici commercializzati dalle rivendite autorizzate, sicuri, impiegabili da maggiori di anni 18 (e in determinati casi anni 14, come stelline, cipolline, bottigliette lanciacoriandoli, etc.) i quali rispondono ad elevati standard di sicurezza, ambientali e di rumorosità (massimo 120 decibel, ben al di sotto del suono prodotto da una sirena di un’ambulanza) imposti dalla Comunità Europea.

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Si sta diffondendo in queste ore la bufala che la normativa vigente imporrebbe un massimo di 85 decibel di rumore prodotto dallo scoppio degli artifici legali…l’abbaiare di un cane ne produce già 90!

La vendita negli esercizi autorizzati (con o senza licenza di Polizia) e il conseguente utilizzo nelle modalità e nel rispetto di quanto riportato in etichetta di giochi pirici e fuochi d’artificio cat. F1 e F2 CE, non possono essere in alcun modo vietati dai Sindaci, non rientrando negli artifizi a uso professionale (accensioni pericolose, art. 57 t.u.l.p.s.). Ovviamente la suddetta circolare annulla anche tutte le altre ordinanze anti botti emesse nel territorio italiano. Fonte: agenziedistampa.it

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