Ambiente e salute

Savona, Soldi in cambio di permessi di soggiorno: arrestati due funzionari della Prefettura e un poliziotto

By admin

February 06, 2017

06/02/2017 – Alberi di limoni per agevolare i permessi di soggiorno o recuperare in tempi rapidi e senza scocciature i punti sulla patente e interventi di chirurgia estetica gratuiti per scavalcare la rigida burocrazia in materia di anagrafica.

Per ora, ma le indagini proseguono, sono circa 30 gli episodi di corruzione accertati dalla squadra mobile della questura di Savona che stamani ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare nei confronti del viceprefetto Andrea Santonastaso, di Carlo Della Vecchia, membro dello staff del Referente responsabile per la trasparenza e l’integrità della Prefettura savonese e dell’ex poliziotto della squadra mobile Roberto Tesio.

Secondo le prime informazioni, l’indagine è partita un anno fa quando la polizia, intercettando alcuni pusher della zona, ha scoperto che uno di questi aveva con il poliziotto amichevoli rapporti di `scambio´. Una volta ottenuta la possibilità, da parte della procura, di approfondire la Mobile ha avviato un’inchiesta interna sfociata nella indagine più ampia che ha poi portato all’emissione dei provvedimenti cautelari.

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Le persone arrestate

Un poliziotto e due funzionari della Prefettura di Savona sono fra gli arrestati nell’ambito di un’indagine della squadra Mobile che questa mattina è sfociata nella notifica di 6 ordinanze di custodia cautelare.

Indagine, si legge in una nota della questura, che ha permesso di evidenziare gravissimi indizi a carico di 3 pubblici ufficiali sospettati di una serie di comportamenti illeciti posti in essere abusando delle proprie funzioni pubbliche allo scopo di assicurare un illecito profitto con azioni che integrano gli estremi dei resti di corruzione, traffico e influenze illecite, peculato, truffa aggravata ai danni dello Stato, rivelazione di segreti d’ufficio, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falso.

In manette sono finiti Roberto Tesio, ex ispettore della squadra Mobile, che ora prestava servizio all’ufficio Tecnico e logistico della questura, e i funzionari della Prefettura Andrea Santonastaso, commissario del Comune di Borghetto Santo Spirito (ed ex commissario, fino alle ultime elezioni comunali, di Spotorno) e Carlo Della Vecchia. Questi ultimi due sono ai domiciliari. Arrestati anche un cittadino marocchino di 50 anni, una donna italiana e un cittadino albanese.

I protagonisti della vicenda Andrea Santonastaso è viceprefetto a Savona nonché dirigente dell’Area II (Controllo sugli organi degli enti locali): in questi mesi ricopre il ruolo di commissario prefettizio al Comune di Borghetto Santo Spirito (Savona), ma in passato è stato alla guida nello stesso ruolo di molti altri Comuni della provincia di Savona (Spotorno nel 2016, Carcare nel 2012/13, Albenga nel 1998, Celle Ligure nel 1994) e prima ancora in quella di Torino, a Rosta, nel 1993. Nelle passate settimane, secondo indiscrezioni, il viceprefetto avrebbe “sondato” alcuni politici di Borghetto per conoscere il gradimento su una sua eventuale candidatura a sindaco in una lista civica.

Carlo Della Vecchia è in servizio nello staff del responsabile per la Trasparenza e l’integrità della Prefettura savonese come funzionario economico finanziario.

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Roberto Tesio, ex ispettore della squadra Mobile della polizia, presidente del Quiliano Calcio, era stato coinvolto nel 2011 nell’inchiesta Dumper incentrata su un giro di mazzette nel Comune di Vado Ligure (sempre in provincia di Savona): gli era stato contestato il reato di rivelazioni di segreti d’ufficio ed era stato interrogato dalla Procura per una telefonata con uno degli arrestati, Mario Taricco, nella quale chiedeva di incontrare l’imprenditore Pietro Fotia; è stato segretario del Siulp a Savona.

Santonastaso sospeso dall’incarico di commissario di Borghetto

Il prefetto di Savona Giorgio Manari ha confermato il sub commissariamento del Comune di Borghetto Santo Spirito (Savona) di cui era commissario il viceprefetto Andrea Santonastaso, arrestato stamani in un blitz della squadra mobile con altre cinque persone perché accusato di corruzione. Il provvedimento di sospensione dalla carica di commissario prefettizio, i questi casi «scatta automaticamente» ha detto il prefetto.

Il giro di “favori” con la Prefettura L’indagine, stando a quanto trapelato, ha preso avvio nel 2015 nell’ambito di un altro procedimento penale che riguardava, si legge sempre nella nota della polizia, personaggi malavitosi, che ha dato occasione alla squadra Mobile di documentare contatti sospetti tra alcuni indagati e il poliziotto arrestato. Le indagini avrebbero poi messo in luce stretti contatti tra l’ispettore Tesio e i due funzionari per richieste di favori per pratiche di rilascio di permessi di soggiorno, di autorizzazioni di polizia, per la riduzione di giorni di sospensione della patente, cambio di cognomi, richieste per le quali i pubblici ufficiali si sarebbero adoperati sistematicamente abusando delle loro funzioni al fine di ottenere un ingiusto profitto: capi di vestiario, schede telefoniche, cene, assunzioni di persone amiche, visite mediche, esami diagnostici, spese gratis presso esercizi commerciali. – FONTE

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