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Milleproroghe 2017, maxiemendamento approvato: lavoro, fisco, pensioni. Cosa cambia?

By admin

February 16, 2017

16/0272017 – Decreto Milleproroghe 2017: arriva l’approvazione con fiducia al maxiemendamento che introduce importanti novità al testo originario del decreto, che dovrà ora passare alla Camera per l’approvazione definitiva entro il 28 febbraio.

Fisco, lavoro e pensioni, quali sono le novità arrivate con l’approvazione del decreto Milleproroghe 2017? Il Governo ha presentato il testo ufficiale del provvedimento il 29 dicembre e con il voto di fiducia al Senato al maxiemendamento il testo del DdL Milleproroghe ne esce notevolmente stravolto.

Oltre alle misure già annunciate che riguardano il contratto dei precari della pubblica amministrazione, importanti novità riguardano lo spesometro: per il 2017 sarà semestrale e questo ha avuto come immediata conseguenza la revoca dello sciopero dei commercialisti.

Insomma, il Milleproroghe 2017 è stato atteso da molti e non erano in pochi a sperare che tra le misure inserite in extremis dal nuovo Governo Gentiloni vi fossero anche novità in materia di pensioni: dopo l’approvazione della riforma pensioni 2016 in tutta fretta a seguito della crisi del Governo Renzi la richiesta era di inserire correttivi nel testo ufficiale del decreto Milleproroghe relativamente a cumulo gratuito dei contributi e il calcolo dei contributi figurativi per raggiungere i requisiti dell’Ape sociale. Negli ultimi giorni si era anche parlato della possibilità di inserire una proroga ad Opzione Donna già nel Milleproroghe ma per il momento non ci sono conferme.

Una delle conferme ormai annuali che si legge dal testo definitivo del decreto Milleproroghe è la nuova e quinta proroga di Sistri, il nuovo sistema integrato dei rifiuti. Potrebbe trattarsi dell’ultimo anno di rinvio: la questione giudiziaria sollevata dopo l’esito della gara di gestione sarà conclusa, si spera, il prossimo 25 gennaio.

Insomma, il Decreto Milleproroghe 2017 è l’ultima ancora di salvezza e per quanto riguarda fisco e lavoro le novità sarebbero rilevanti. Di cosa si tratta e, soprattutto, cosa cambia con l’approvazione al Senato del maxiemendamento? Ecco cosa prevede il Decreto Milleproroghe 2017.

Milleproroghe 2017, maxiemendamento approvato: lavoro, fisco, pensioni. Cosa cambia? Il maxiemendamento al Decreto Milleproroghe 2017 approvato al Senato ha, come prima cosa, risolto la questione annosa relativa all’imminente sciopero dei commercialisti. Spesometro semestrale per il 2017 e rinvio dell’astensione collettiva della categoria, in programma dal 26 febbraio al 6 marzo 2017.

Il maxiemendamento al Milleproroghe proroga, inoltre, la detrazione Iva 50% per l’acquisto di casa dal costruttore. Si tratta di una novità di cui si era già vociferato in sede di discussione della Legge di Bilancio 2017 e che ora trova conferma.

Novità per i dipendenti precari della Pubblica Amministrazione. A chiedere la proroga dei contratti a progetto per i dipendenti pubblici è stato l’ex ministro del lavoro e presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano. In ballo anche i contratti dei lavoratori dei Centri per l’impiego per i quali, con il Milleproroghe, viene stabilita l’estensione anche al prossimo anno.

Non si tratta di questioni di poco conto: in ballo la proroga dei contratti per oltre 40 mila dipendenti precari e la validità delle graduatorie per tutto il 2017. In base a quanto previsto dalle disposizioni normative e, nello specifico, dal Jobs Act, i contratti di collaborazione continuativa dovrebbero terminare alla fine del 2016.

Con il Milleproroghe 2017 viene ufficialmente prolungata la durata dei contratti dei precari della Pubblica Amministrazione ma, come affermato da Damiano, l’obiettivo ultimo sarebbe la stabilizzazione nei primi mesi dell’anno nuovo. La stessa questione coinvolge i dipendenti dei Cpi per i quali si chiede la possibilità di prorogare i contratti di collaborazione anche per il 2017.

Inoltre è ufficiale la proroga della Dis-Coll, la disoccupazione per i collaboratori che, senza l’ok all’emendamento al Milleproroghe, avrebbe lasciato decide di lavoratori precari senza sussidi di disoccupazione in caso di perdita involontaria del lavoro.

Tra le richieste disattese dal Milleproroghe 2017 del Governo Gentiloni anche alcuni correttivi alla riforma pensioni 2016 e più nel dettaglio le richieste riguardavano la possibilità di accedere al cumulo gratuito dei contributi anche per Opzione donna e l’estensione a tutto il 2018 dello scivolo per le lavoratrici dipendenti. Niente da fare anche per il rinvio delle pensioni dei magistrati e l’Anm parla di una promessa disattesa.

La realtà è che erano in tanti a credere che il Decreto affrontasse anche temi di natura previdenziale e, oltre alle richieste per le lavoratrici dipendenti, anche la richiesta di inserire i contributi figurativi tra quelli necessari per l’Ape Sociale ovvero il prepensionamento con 30 o 36 anni per disoccupati, disabili o lavoratori impiegati in mansioni gravose. Si tratta dei contributi della maternità facoltativa per le lavoratrici dipendenti, gli anni del riscatto e del servizio militare.

Il decreto Milleproroghe, atteso non soltanto dai lavoratori precari della pubblica amministrazione e da quelli ormai prossimi alla pensione, non soddisfa però le esigenze e le richieste di molti.

Decreto Milleproroghe 2017: spesometro semestrale. Cosa cambia? Spesometro 2017 ancora nell’occhio del ciclone, soprattutto dopo la manifestazione dei commercialisti dello scorso 14 dicembre che ha avuto un’ampia partecipazione e durante il quale era stato annunciato il primo sciopero dei commercialisti

Con il maxiemendamento al Milleproroghe 2017 è stata soddisfatta la richiesta di modificare il calendario delle comunicazioni Iva introdotte dal decreto fiscale 193/2016 e, più nel dettaglio, soltanto una nel 2017 e la seconda a febbraio. Il Milleproroghe 2017 fa ufficialmente slittare la scadenza di luglio al mese di settembre e la seconda comunicazione a febbraio dell’anno successivo.

Non sono previste proroghe per le scadenze relative alla liquidazione dei dati Iva: il primo invio resterebbe fissato al 31 maggio, il secondo a settembre e i successivi a novembre e febbraio. La realtà è che ancora è tutto incerto e che a decidere cosa resterà dentro o fuori dal Decreto Milleproroghe 2017 sarà soltanto il parere dei tecnici che, entro la fine dell’anno, dovranno dire la propria. – FONTE

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