Ambiente e salute

SABINA, RICERCATRICE AFFERMATA A HARVARD: “IN ITALIA NEANCHE UN POSTO DA BIDELLA”

By admin

March 14, 2017

15/03/2017 – In Italia non vengono mai considerati e il loro lavoro nell’ambito della ricerca spesso non viene neanche pagato, ma all’estero hanno finalmente la possibilità di affermarsi professionalmente. Il fenomeno della fuga dei cervelli dal nostro paese è ancora una triste consuetudine. La 56enne catanese Sabina Berretta è stata una dei primi ricercatori che hanno avuto la possibilità di dimostrare il proprio valore all’estero. Oggi dirige la banca dei cervelli presso l’istituto neurologico dell’università di Harvard, negli Stati Uniti, situato all’interno del McLean Hospital di Boston. Ed è una donna affermata: «Amo il mio lavoro, qui conserviamo migliaia di cervelli e lo studio non è mai abbastanza. Il nostro obiettivo è quello di studiarli in maniera approfondita per sapere di più su malattie ancora incurabili o sconosciute».

In Italia non ha superato il concorso per un posto da bidella ed oggi è una neurologa di successo ad Harvard. È questa la storia di Sabina Berretta, 56enne catanese, direttrice dell’Harvard Brain tissue resource center. Come racconta la Repubblica, Sabina prima di scoprire la sua vocazione per la medicina studiava per diventare professoressa di ginnastica.

Dopo la laurea con lode in neurologia la dottoressa ha provato ad entrare all’università come bidella ma non ha superato il concorso. Il posto lo ha vinto una sua collega ricercatrice. Serena è riuscita però a vincere una borsa di ricerca per studiare un anno all’estero e scelse gli Stati Uniti.

Oggi la neurologa lavora ad Harvard dove dirige un team di 17 ricercatori che studiano la schizofrenia e i disturbi bipolari. FONTE

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