Democrazia diretta

È UNA VITTORIA PER TUTTI I CITTADINI ITALIANI: SIAMO TORNATI AD ESSERE CITTADINI E NON DEI SUDDITI

By silvia nascetti

December 05, 2013

Ieri, 4 dicembre la Corte Costituzionale ha spazzato via il c.d. “Porcellum”, dopo un’udienza pubblica del 3 dicembre e otto ore di camera di consiglio, dichiarando l’illegittimità costituzionale delle norme della Legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza, sia per la Camera dei deputati che per il Senato della Repubblica, alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna regione. Norme per le quali la Cassazione, nel maggio scorso, aveva sollevato questione di legittimità, ritenendole in contrasto con il principio di “uguaglianza del voto”, dettato dall’articolo 48 della Costituzione, e con quello sulla “rappresentanza democratica” (art.1, 2° c., e 67 Cost.). «Le motivazioni – spiega la nota della Consulta  – saranno rese note con la pubblicazione della sentenza, che avrà luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici. Resta fermo che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali».

È una vittoria per tutti i cittadini italiani: siamo tornati ad essere cittadini e non dei sudditi“, questo il commento dell’avvocato Aldo Bozzi, primo firmatario del ricorso contro il ‘Porcellum’ da cui e’ scaturita la questione di legittimità accolta dalla Consulta. L’avvocato 79enne Aldo Bozzi, nel novembre 2009, in qualità di cittadino elettore, citò in giudizio la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Interno davanti al Tribunale di Milano, sostenendo che nelle elezioni politiche svoltesi dopo l’entrata in vigore della legge 270/2005, il cosiddetto Porcellum, e nello specifico nelle elezioni del 2006 e del 2008, il suo diritto di voto era stato leso, perché non si era svolto secondo le modalità fissate alla Costituzione – ossia voto “personale ed eguale, libero e segreto (art. 48) e “a suffragio universale e diretto”. Secondo Bozzi, intervistato da Affaritaliani.it nello scorso ottobre, “Il Porcellum è stato ideato per eleggere un Senato federale che non è mai nato.  È incostituzionale e condanna il Paese all’ingovernabilità. Due gli elementi incostituzionali: il premio di maggioranza senza soglia e le liste bloccate. Ma il vero scandalo è che in otto anni i partiti non lo abbiano mai modificato. In fondo gli conviene avere un Parlamento di nominati. Ma sa perché si è fatta questa legge? Nel 2005 il Centrodestra ha modificato la Costituzione inserendo il Senato federale che aveva come unico compito quello di gestire le regioni. La proposta di modifica costituzionale fu poi bocciata dal referendum e non se ne fece più nulla. La legge elettorale attuale era fatta per eleggere quel Senato federale che poi non è mai nato. Ecco dove sta il problema. L’architettura costituzionale è stata bocciata, ma è invece stata approvata la legge elettorale.

 Sul secondo profilo di incostituzionalità il Porcellum non prevede che l’elettore esprima una preferenza diretta sui singoli candidati, ma si limiti a mettere una croce sul simbolo prescelto. Manca totalmente il diritto di scegliere i propri rappresentati in Parlamento.
Io spero fortemente che il Parlamento faccia una nuova legge elettorale e che il giudizio della Corte diventi superfluo. Sono otto anni che i parlamentari avrebbero dovuto intervenire.
Non l’hanno mai fatto perché ai partiti piace questa legge elettorale che gli permette di scegliere chi candidare alle elezioni. Le liste elettorali vengono fatte dai vertici del partito a cui fa comodo avere i propri fedelissimi in Aula. Per questo si dice che  è un parlamento di nominati. Per me è incomprensibile che ci si ostini ad andare a votare con questo sistema”. (5/12/2013, Silvia Nascetti, giuslavorista)