Ambiente e salute

LA DENUNCIA DI MARIO GIORDANO: ‘È UN FURTO’. ECCO COME STANNO RUBANDO AGLI ITALIANI

By admin

March 26, 2017

26/03/2017 – “Dicono che urlo. Ok urlo. Ma se voi siete ad un supermercato e vedete qualcuno che sta rubando e sta uscendo fuori per fuggire… non urlate?”.

Inizia così la diretta Facebook di Mario Giordano, direttore del Tg4 e autore del libro ‘Vampiri’, in cui racconta i privilegi dei politici: pensioni d’oro, baby pensioni, vitalizi e assegni di fine incarico che finiscono nelle tasche di chi per anni ha percepito super stipendi, sempre a spese dei contribuenti.

Un’ingiustizia nei confronti degli italiani che non arrivano a fine mese o che prendono pensioni che non superano i 300 euro al mese.

Il giornalista nella sua diretta Facebook, la sua seconda, prosegue dicendo che “quello che stiamo vedendo, è un furto vero e proprio. Un furto di equità, un furto di giustizia, di futuro, un furto di speranza, un furto ai danni di tutti”.

E ancora: “Ci sono alcune persone che si sono rubate, stanno rubando, con i 90mila euro al mese di pensioni, con i doppi, con i tripli, con i quadrupli vitalizi ci stanno rubando il futuro. E uno non deve urlare?

A me viene da urlare.

Mi viene da urlare perché penso a Giuseppe, che lavora da 42 anni e non può andare in pensione. Urlo pensando a Vilma, che ha una pensione di disabilità da 200 euro al mese. Urlo pensando a Vittorina, 67 anni, continua a lavorare. Urlo pensando a Elvina, che dovrà lavorare fino a 80 anni. Urlo pensando a Sandra, che ha un tumore e dovrà lavorare fino a 70 anni. Urlo pensando a Maurizio, che ha il Parkinson e aspetta la pensione di invalidità ma non la riceve.

Urlo pensando ad ognuno di voi.

Urlo perché l’altro giorno si sono accorti che c’è il problema dei vitalizi, ne hanno parlato, avete visto? Ne hanno parlato e cosa hanno fatto? La solita furbata: un provvedimento che, se va bene, taglia l’1 per cento dei vitalizi. L’uno per cento.

Signori io urlo finché voi mi date forza, continuerò a urlare perché non ho nessuna intenzione di tacere”.

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