Cronaca

Camera, ancora scintille M5S-Pd Boldrini: “Aula legittima”

By admin

December 05, 2013

Roma, 5 dic. (Adnkronos) – I deputati pentastellati si autodenunciano per l’occupazione dei banchi dell’esecutivo, dopo la bocciatura del Porcellum, “per protestare contro un governo illegittimo”. La presidente della Camera: “Aula pienamente legittima e legittimata ad operare”. Legge elettorale, no alla capigruppo: i 5S lasciano l’aula. Consulta, Renzi critico: “Così si torna indietro”Non si placa la polemica, scoppiata mercoledì in Aula alla Camera, tra M5S e Pd. I deputati pentastellati sono intervenuti a turno sulla votazione del verbale della burrascosa seduta di mercoledì, lamentando l’assenza, nello stesso verbale, di ogni riferimento a quella che qualche parlamentare del M5S ha definito “un’aggressione fascista e squadrista dei deputati del Pd verso di noi”. Immediata la replica del deputato del Pd Ettore Rosato: “Nessuno parli di aggressioni fasciste”. DIRETTA CAMERA:

I deputati del M5S si sono poi autodenunciati per l’occupazione dei banchi del governo “per protestare contro un governo illegittimo”.

“Questa Camera è pienamente legittima e legittimata ad operare”. Così è intervenuta in Aula la presidente Laura Boldrini, replicando ai deputati stellati che hanno preso la parola per sottolineare come, dopo la bocciatura del Porcellum da parte della Consulta, la Camera non sia più legittimata.

Inoltre, ha proseguito Boldrini, l’affermazione di aver negato al Movimento 5 Stelle la convocazione di una capigruppo urgente “è falsa”. E ha letto in Aula la lettera del vice capogruppo vicario dei pentastellati, Alessio Villarosa, e la missiva con cui la stessa Boldrini ha risposto. Nella lettera dell’esponente del M5S, ha sottolineato la presidente della Camera, “si parla di discussione articolata e non di calendarizzare una proposta di legge. Avevo consigliato al presidente Villarosa di consigliare gli altri gruppi, ma la mia è stata tradotta come una negazione, chissà perché”.

L’Aula della Camera ha poi respinto la richiesta di M5S di convocare immediatamente una conferenza dei capigruppo per calendarizzare la riforma della legge elettorale. Dopo il voto dell’emiciclo, che ha visto il voto contrario del Pd, tutti i deputati del M5S hanno abbandonato l’Aula in segno di protesta.