Ambiente e salute

Indagati Grillo e Di Battista per diffamazione per le primarie Cinque Stelle di Genova

By admin

March 31, 2017

31/03/2017 – La procura apre un fascicolo dopo la querela di Marika Cassimatis. Ecco quanto riporta La Rpubblica di Genova: L’ipotesi di diffamazione riguarderebbe i contenuti di quanto lo stesso Grillo ha scritto sul suo blog il 17 marzo accusando Cassimatis e i candidati della sua lista di aver “ripetutamente e continuativamente danneggiato l’immagine del MoVimento 5 Stelle, dileggiando, attaccando e denigrando i portavoce e altri iscritti, condividendo pubblicamente i contenuti e la linea dei fuoriusciti dal MoVimento 5 Stelle; appoggiandone le scelte anche dopo che si sono tenuti la poltrona senza dimettersi e hanno formato nuovi soggetti politici vicini ai partiti”.

Lesive per Cassimatis sarebbero anche alcune dichiarazioni rilasciate da Alessandro Di Battista che evocava intervento drastici contro chi, a suo parere, già ora, non era in linea con il Movimento.

La risposta è già pronta: Una mossa prevista dal regolamento La decisione non viola alcun regolamento, precisa Beppe Grillo: “Nella pagina di accettazione della candidatura per i candidati alle comunarie di Genova, che tutti i candidati hanno sottoscritto online, era stabilito che: ‘Il Garante del MoVimento 5 Stelle si riserva il diritto di escludere dalla candidatura, in ogni momento e fino alla presentazione della lista presso gli uffici del Comune di Genova, soggetti che non siano ritenuti in grado di rappresentare i valori del Movimento 5 Stelle’.

Il perché Grillo lo ha spiegato sul suo blog: “Mi è stato segnalato, con tanto di documentazione, che molti, non tutti, dei 28 componenti di questa lista, incluso la candidata sindaco, hanno tenuto comportamenti contrari ai principi del M5S prima, durante e dopo le selezioni online del 14 marzo 2017. In particolare – scrive il comico – hanno ripetutamente e continuativamente danneggiato l’immagine del M5S, dileggiando, attaccando e denigrando i portavoce e altri iscritti, condividendo pubblicamente i contenuti e la linea dei fuoriusciti dai Cinque Stelle; appoggiandone le scelte anche dopo che si sono tenuti la poltrona senza dimettersi e hanno formato nuovi soggetti politici vicini ai partiti”. Infine l’appello: “Se qualcuno non capirà questa scelta, vi chiedo di fidarvi di me. Non possiamo permetterci di candidare persone di cui non siamo sicuri al 100%.”

Annotazione: Dopotutto,la Cassimatis, sul suo profilo Facebook apre una campagna per la raccolta fondi per pagare i Legali. Essendo un attivista e non essendo schierato dalla sua parte, vorrei semplicemente farle notare un particolare non del tutto trascurabile. Difatti non capisco come, ogni qualvolta viene promossa un’ azione legale contro qualcuno o soggetto giuridico che sia, e si interpella un Legale lo si fa con il proprio portafogli, mentre non si capisce perché lei dovrebbe farlo con la raccolta Fondi dei cittadini

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